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FILM

Le Concert di Radu Mihaileanu racconta la rivincita sul comunismo del vecchio direttore d'orchestra del Bolshoi di Mosca


di Federico Capitoni

Il concerto è quello per violino e orchestra di Ciajkovskij, un pezzo famosissimo e già utilizzato più di una volta al cinema. Il film è un mezzo per veicolare la seguente retorica: un concerto è una metafora del buon comunismo (che come un concerto non può durare all’infinito) e un’orchestra è esattamente una comunità. L’argomento è grave – importante - ma Radu Mihaileanu ha la mano leggera ed è con quella che tratteggia una storia molto bella, alla maniera di Loach, in cui le cose che vanno male fin
05 Febbraio 2010

LIBRI

Con Il filosofo tascabile Armando Massarenti, già autore del Lancio del nano, ritrae 44 grandi pensatori. Mettendo in luce le contraddizioni tra le loro teorie e la loro vita


di Federico Capitoni

Qualcuno dirà che si tratta di filosofia spicciola, ma da quando c’è l’euro gli spiccioli sono quanto mai preziosi. Eppure a volte li si spende con troppa facilità, pur di liberarsene, senza ricordarsi che nella loro essenza sono sempre denaro. Il filosofo tascabile di Armando Massarenti traccia 44 ritratti asciuttissimi di altrettanti protagonisti della filosofia occidentale partendo da Anassimandro per arrivare a illustri esponenti della filosofia analitica come Quine, Russell e Wittgenstein. Ora, i personaggi in questione vengono trattati come pensatori-mone
11 Gennaio 2010

SPAZI D'ARTE

Visita al nuovo polo di arte contemporanea di Roma, progettato dall'architetto iracheno Zaha Hadid


di Federico Capitoni

Faticoso: pieno di scale, salite e – ovviamente - discese, il nuovo spazio museale di cui si fregerà Roma a partire da maggio del 2010, se visto vuoto, emana le suggestioni di un cantiere, ancorché pulito. È un Maxxi in bianco e nero quello di Zaha Hadid; il colore lo fanno le persone che lo visitano e la vetrata obliqua (anche questa in salita… o in discesa) che proietta la visione sulla via Flaminia, con i suoi palazzi rossi e gialli, con gli alberi e le siepi. E si scorge anche il campanile della chiesa di via Guido Reni, Santa Croce al Flaminio, testimone
31 Dicembre 2009

DISCHI

Federica Fornabaio è il nuovo fenomeno della musica "classica contemporanea": ha 25 anni, suona bene il pianoforte e sa anche dirigere un’orchestra. Ma i suoi brani non dicono nulla di nuovo


di Federico Capitoni

Ci risiamo. Ecco l’ennesimo tentativo di parlare senza avere nulla da dire. Quanti musicisti dovranno ancora produrre dischi perché si capisca che di alcuni non ce n’è proprio bisogno? Federica Fornabaio ha 25 anni, è una ragazza carina che suona bene il pianoforte e che sa anche dirigere un’orchestra (lo ha fatto a Sanremo): chapeau. Ma ha allungato il passo e ha inciso un disco di sue composizioni per pianoforte solo. Assolutamente priva di una qualsiasi cifra stilistica, Federica suona per pura ispirazione note piacevoli, ma è il piacere della
18 Dicembre 2009

DISCHI

Il chitarrista statunitense in Big Neighborhood riunisce famosi colleghi, da Steve Vai a Esperanza Spalding. Un album corale in cui tutti, musicisti e ascoltatori, si divertono


di Federico Capitoni

A un primo ascolto, magari distratto, potrebbe venire da esclamare: “uff… Ecco l’ennesimo caso di onanismo, si divertono solo lui e i suoi amici musicisti virtuosi”. Ma non è così, Mike Stern non si è mai parlato addosso – non ne ha mai avuto bisogno – e fin dagli esordi nei primi anni ’80 ha costruito uno stile e un suono inconfondibili. Certo che si diverte, è un musicista felice, e come non capirlo immaginandolo chino e ciondolante sullo strumento che strizza l’occhio di qua e di là ai così tanti coll
10 Dicembre 2009

dischi

E' uno strumento sottovalutato e spesso oggetto di facile sarcasmo. Diventa sublime nelle mani di Kim Kashkashian, musicista armena che nel suo ultimo disco coniuga impostazione classica e suggestioni mediorientali


di Federico Capitoni

Tanti compositori contemporanei hanno cercato in tutti i modi di far recuperare alla viola il ruolo primario che aveva prima che violino e violoncello (e addirittura, grazie al jazz, il contrabbasso) la relegassero – tradendola giacché da lei presumibilmente derivano – a cenerentola degli strumenti ad arco. Durante il ‘900 il repertorio si è arricchito di numerose composizioni per viola, eppure ancora oggi certe battutine circolano: “Che differenza c'è tra una viola e una cipolla? - Nessuno piange quando fanno a pezzi una viola”. Ma l’i
27 Novembre 2009