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LE GUIDE

... da Beethoven a Lady Gaga. E' il titolo dell'ultima Guida di Giudizio Universale. Un viaggio che attraversa i generi musicali - classica, jazz, rock, contemporanea, rap – smascherando le finte rotture di molti miti antichi e recenti. Ma soprattutto portando alla luce rotture solitamente trascurate. Ecco due voci in anteprima per i nostri lettori


di Massimo Balducci e Federico Capitoni

Quella di Orfeo, prototipo del musicista che è in grado di cambiare il mondo. O quella del madrigalista Claudio Monteverdi, che ha inventato la canzone d’autore con secoli d’anticipo. O quella di Rossini, che si ritirò dalle scene alla stessa età in cui lo fece Battisti. O ancora quella del neomelodico Tommy Riccio, che con il pezzo ‘Nu latitante ha consumato la rottura più estrema: quella con la legalità.      Vai alla scheda del libro   Riportiamo integralmente due voci della guida       NIRVANA (1987-199
28 Aprile 2011

MUSICA CLASSICA

Non fu l'unico, Robert Schumann, a misurarsi con il capolavoro letterario di Goethe culto per tutti i romantici. Ma il suo oratorio richiese dieci anni di lavorazione e comprese anche la seconda parte del poema, quella "esoterica". Antoni Wit e la Filarmonica di Varsavia eseguono una delle pagine più difficili del compositore, scritta già sull'orlo della follia


di Marcello Garbato

A sedici anni leggeva il Faust di Goethe, e credeva che la sua strada sarebbe stata quella del poeta o dello scrittore. Quanto si sbagliava sul suo futuro Robert Schumann; tuttavia era destino che il capolavoro goethiano tornasse ciclicamente ad affacciarsi alla sua esistenza, e del resto quel mito più di ogni altro influenzò la vita creativa di tutti i compositori romantici. Cominciate nel 1844, le Szenen aus Goethes Faust vengono terminate nel 1853, e nella scelta del genere - quello dell'oratorio profano - si ricongiungono ai due precedenti, Il Paradiso e la Peri e Il Pellegri
30 Maggio 2011

FILM

Il ragazzo con la bicicletta del titolo è Cyril, abbandonato dal padre e "adottato" da una parrucchiera che gli farà da mamma. Esce oggi nelle sale italiane l'ultimo lavoro dei fratelli Jean Pierre e Luc Dardenne, in concorso a Cannes con una storia semplice raccontata attraverso gli occhi di un bambino


di Sandra Petrignani

Diceva Bruce Chatwin che se tutti i bambini fossero amati, come sarebbe giusto e necessario, il male sarebbe sconfitto e l'umanità vivrebbe in pace, senza conflitti. Perché gli adulti sono tanto più nevrotici e aggressivi quanto meno hanno potuto contare, da piccoli, sull'affetto e la protezione dei genitori.    Il nuovo film di Jean-Pierre e Luc Dardenne, Il ragazzo con la bicicletta, in concorso a Cannes e da oggi nei cinema italiani, racconta il dramma del non-amore in un bambino di quasi dodici anni, Cyril, abbandonato dal padre in una casa famiglia. Fortunat
18 Maggio 2011