Gli incontri e gli amori con gli scrittori che si sceglie di trasporre in altra lingua, lungo un percorso coerente ma mai scontato. Perchè “sono i testi a scegliere noi, e non il contrario”. Il poeta Roberto Deidier racconta così la sua professione, bella e difficile, tra le confessioni di un libro intitolato Gabbie per Nuvole.
di Giuseppe Grattacaso
Che l'atto del tradurre finisca inevitabilmente per tradire un testo e, di conseguenza, le intenzioni dell'autore, è cosa ormai nota. C'è da aggiungere che il traduttore, nella scelta dell'opera che vuole trasferire in altra lingua e nelle preferenze linguistiche e stilistiche per le quali opta, non può che a sua volta tradirsi, mettere a nudo cioè i suoi amori letterari, i percorsi interiori che ad essi conducono, le proprie predilezioni, molto spesso anche passioni e angosce personali. Mi ha fatto pensare a questo - e a come ogni traduzione operata da uno s
Le piccole cose di ogni giorno sono le protagoniste dei versi de L'asso della neve, l'ultima raccolta di Anna Maria Carpi. Una efficace dimostrazione di quanto l'arte lirica possa ancora parlare a tutti, riuscendo ad essere al contempo profonda e leggibile.
di Giuseppe Grattacaso
Ci sono occasioni in cui la poesia riesce a parlare a tutti coloro che le si accostano, affondando con grazia limpida ed accessibile, con acuta e sofferente determinazione, nelle ordinarie eppure particolarissime manifestazioni della vita di tutti i giorni. Si pubblicano oggi in Italia ancora raccolte di versi, che dovrebbero leggere tutti coloro che sostengono che la poesia, per statuto o per intima e ormai irreversibile aberrazione, debba per forza mostrarsi come un percorso irto di difficoltà, linguaggio criptico e in parte inaccessibile: codice per iniziati insomma, che si consuma n
La regione orientale, per il poeta e filosofo buddista Roberto Carifi, rappresenta un traguardo, la tappa finale di un cammino spirituale. A quei luoghi mistici si intitola l'ultima raccolta di componimenti, più di cinquanta, di una produzione inaugurata nel 1979
di Giuseppe Grattacaso
La poesia di Roberto Carifi, a partire dalla prima raccolta Simulacri, pubblicata nel 1979, ha seguito negli anni un suo percorso coerente e rigoroso, sempre orientato a manifestare un sentimento pietoso e accorato di fronte alle tragedie individuali e collettive, alla sofferenza di cui suo malgrado si nutre la vita degli uomini. Attraverso un cammino personale di rinuncia e di dolore, di intima dignitosissima tribolazione, Carifi approda in Tibet, che è insieme luogo dello spirito per eccellenza, ma anche spazio di incontaminata percezione, territorio dove si consuma la separazione dal
In La banda Apollinaire, Renzo Paris parte da Roma, città natale del lirico, per mettersi sulle sue tracce: ne viene fuori un'accurata biografia che racconta la sua vicenda, allargando lo sguardo al gruppo di amici intellettuali e a tutta la società contemporanea
di Giuseppe Grattacaso
Con la fine della prima guerra mondiale si conclude un'epoca, che aveva mostrato gli ultimi palpiti nella contraddittoria età della Belle Epoque. Si spegne anche la vicenda esistenziale di Guillaume Apollinaire. Nello stesso giorno in cui a Parigi si festeggia la fine del conflitto, gli amici si raccolgono intorno al corpo senza vita di quello che sarebbe stato considerato come uno dei più grandi lirici del Novecento: arebbe voluto essere il Papa delle avanguardie ma in lui i suoi contemporanei riconobbero soprattutto il fantasioso prosatore, oltre che il brillante e a volte trop
Un libro insolitamente "nostalgico" per una scrittrice al primo romanzo come Elena Varvello. La luce perfetta del giorno raccoglie ricordi da un paese, Croci, che oggi non è più quello che aveva conosciuto Matilde Luisa Nisi, quando i giorni si rincorrevano lentamente e dove anche la cosa più piccola poteva assumere grandi significati
di Giuseppe Grattacaso
Croci è un piccolo paese “circondato da boschi e da campi di granturco“. E' lì che vive Matilde Luisa Nisi ed è lì che si svolge l'intera vicenda raccontata ne La luce perfetta del giorno, primo romanzo di Elena Varvello, che fa seguito al felice esordio narrativo della raccolta di racconti L'economia delle cose. La narrazione si apre nel 1969, quando la protagonista si reca per la prima volta a Croci. Accompagna il marito che vuole acquistare il terreno dove costruire la loro casa. Matilde non è per nulla convinta della sce
Due giovanissimi coetanei, due piccole case editrici, due opere prime a confronto: Francesco Iannone e Davide Castiglione indicano la strada per la riscossa di un genere
di Giuseppe Grattacaso
Dalle sorelle Bronte a Sylvia Plath, da Elizabeth Barrett a Margherita Guidacci, in tempi e luoghi diversi, molte sono state profondamente legate a lei. Gabriella Sica ce lo racconta, tra critica, traduzione e narrazione, in Emily e le Altre
di Giuseppe Grattacaso
Emily è naturalmente la Dickinson. Le Altre sono le poetesse e traduttrici che, al di là dei limiti oggettivi segnati dalla distanza nel tempo e nello spazio, hanno costruito un rapporto profondo, un sodalizio artistico ed esistenziale con la scrittrice di Amherst. Una sorta di legame generoso e lacerante, edificato intorno alle inquietudini delle parole e dei corpi, unisce oltre l'ostacolo dei luoghi e degli anni la Dickinson a Emily e Charlotte Bronte, Elizabeth Barrett Browning, Elisabeth Bishop, Sylvia Plath, Margherita Guidacci, Cristina Campo, Nadia Campana e Amelia Rossell
Nel suo ultimo saggio-antologia, il critico milanese Francesco Napoli fa il punto su un panorama per lo più inseplorato, quello dei poeti contemporanei. Si cercano i paletti che dividono gli ultimi decenni dalla lirica novecentesca e si guida il lettore attraverso un paesaggio frammentario ma affascinante
di Giuseppe Grattacaso
Francesco Napoli è un acuto critico letterario da anni attivo nell'ambiente milanese, che ha concentrato la sua attenzione in particolare sulla poesia italiana degli ultimi decenni. Un impegno già di per sé meritorio, se si considera come la poesia, e in particolare quella contemporanea, sia un luogo comunicativo ed espressivo poco indagato e quasi per definizione marginale negli interessi di pubblico e editori. Alla produzione lirica di questi anni è dedicato anche l'ultimo lavoro di Napoli, Poesia presente. A pubblicarlo è Raffaelli Editore, nome anch'esso
Nel tempo della madre è la raccolta di componimenti che lo scrittore romano dedica alla vita della genitrice. Il suo stile antico eppure carico di significati rimanda a Umberto Saba e ai suoi versi "fuori dal tempo"
di Giuseppe Grattacaso
I party, le inaugurazioni, i pettegolezzi e mille altre vuote occupazioni mondane tengono impegnati i protagonisti di Allegra street, l'ultimo romanzo di Mario Fortunato. Che con affilato humour britannico racconta le disinvolte vite (sessuali e non) di Carlo e Paula e dei loro sofisticati amici di Londra
di Giuseppe Grattacaso
E' inutile programmare con troppa sollecitudine, prevedere con cura le mosse come se gli avvenimenti potessero davvero insegnare qualcosa. La vita ci costringe sempre a sorprenderci, cambia le carte in tavola, non fa tornare i conti. E proprio i luoghi ai quali maggiormente chiediamo conforto e consolazione (la famiglia la coppia il sesso) sono quelli che più facilmente deflagrano e sorprendono. Almeno così avviene nell'ultimo romanzo di Mario Fortunato, Allegra Street, dove le vite dei protagonisti, peraltro fin dall'inizio impegnate in uno sfrenato tourbillon di feste e
Meno letteratura, per favore! si intitola il saggio di Filippo La Porta, che denuncia un mercato culturale dove uscite e eventi si moltiplicano e la sostanza si riduce. In tempi in cui si scrive e si legge perché "fa chic", il critico militante va a scovare nomi e titoli che resistono alle mode
di Giuseppe Grattacaso
Nella convinzione che viviamo in un periodo in cui “tutti smaniano di raccontarci qualche storia” e che “rischiamo così di affogare nella fiction”, Filippo La Porta con il piglio del critico militante e il rigore dello studioso di letteratura, scandaglia l'ultimo decennio, alla ricerca di prodotti narrativi che abbiano quel carattere utopico di ricerca conoscitiva e linguistica che la letteratura per suo statuto dovrebbe sempre coltivare. Il percorso è chiaro fin dal titolo del volume: Meno letteratura, per favore!, dove l'invito pressante ed e
La raccolta Poesie pubblicata da Fazi non segue avanguardie o mode, ma aspira a raccontare la semplicità della natura. Perchè tutti, uomini piante e animali, abbiamo un destino comune
di Giuseppe Grattacaso
Ne L'incoronazione degli uccelli nel giardino i protagonisti sono tutti alati o con le branchie. Un bel poemetto in endecasillabi destinato ai bambini ma piacevole anche per i grandi, che si chiude con un omaggio a Pascoli
di Giuseppe Grattacaso
Un ingegnere cui hanno ammazzato il figlio sequestra un camorrista al supermercato. I giornalisti si affollano davanti ai monitor e danno il via a uno show mediatico. Qual è il rapporto tra tv e realtà? Come trasforma il processo penale? In Mia suocera beve torniamo a riflettere con l'avvocato di Non avevo capito niente
di Giuseppe Grattacaso
Un direttore d'orchestra che smette di dirigere, frastornato dai troppi suoni. E' la rappresentazione dei nostri tempi confusi data da Sconcerto, un spettacolo in cui si fondono poesia, musica e teatro. Portato in scena negli scorsi mesi, ora viene pubblicato il testo, un poema civile di grande attualità
di Giuseppe Grattacaso
Sconcerto è uno spettacolo di “teatro di musica”, secondo l'espressione coniata dai suoi ideatori. E' nato dall'incontro tra le sensibilità artistiche, diverse per tipologia di linguaggio, estremamente vicine nell'amicizia e nel comune sentire, del compositore Giorgio Battistelli, dell'attore e regista Toni Servillo e del poeta Franco Marcoaldi (in basso a destra). Di quest'ultimo è il testo che fa da base alla rappresentazione teatrale e che ora viene pubblicato da Bompiani nella collana Assaggi e Passaggi. Il poemetto di Marcoaldi (non un libretto d'o