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MUSICA

Fragments come "frammenti": di tradizioni, di storie, di stili e generi differenti. Per lo strumento della musicista e performer morava passano scorci di mondi musicali diversi, aforismi sonori brevi ma suggestivi, come "una poesia senza parole"


di Marco Buttafuoco

“E ‘difficile, almeno per ora, definire con precisione il mio stile musicale” dice Iva Bittova. Potremmo aggiungere che non solo è difficile, ma anche sostanzialmente inutile. L’artista morava utilizza materiali musicali disparati, sente le influenze del folklore della sua terra (quello gitano in particolare) come della musica contemporanea, della vocalità spagnola come di quella orientale e via elencando. In altre parole la sua ricerca artistica è simile a quella di tanti musicisti dei nostri giorni. Essere artisti di frontiera non è di per
31 Luglio 2013

MUSICA CLASSICA

Ha compiuto da poco sessantacinque anni, e nonostante un compositore contemporaneo abbia scritto per lui un pezzo chiamato Lasciatemi morire, il più noto suonatore di violino del mondo non ne ha nessuna intenzione. Come dimostrane le sue esibizioni dal vivo, in questi giorni in Italia: da non perdere


di Giovanni Desideri

Lo scorso 27 febbraio Gidon Kremer, «principe dei violinisti», ha compiuto 65 anni; nel corso del tempo molti compositori hanno scritto brani per lui, da ultimo il serbo Stevan Kovacs Tickmayer, classe 1963, il cui «regalo di compleanno» - non sappiamo con quanta ironia – è stato un Trio con echi da Monteverdi “Lasciatemi morire”. Brano eseguito in apertura del concerto tenuto giovedì 29 novembre nella sala della Provincia di Teramo, insieme alla pianista georgiana Khatia Buniatishvili e alla violoncellista lituana Giedre Dirvanauskaite.
30 Novembre 2012

MUSICA CLASSICA

Il duo violino e pianoforte di Natascia e Raffaella Gazzana alla sua prima incisione per la Ecm. Suoni tersi in sospensione tra oriente e occidente 


di Giovanni Desideri

È un disco di grande eleganza quello del duo Gazzana, formato dalle sorelle Natascia al violino e Raffaella al pianoforte, inciso per l’etichetta ECM New Series (in uscita venerdì 23 settembre). “Musica contemporanea”, se volessimo essere sbrigativi e attirarci gli strali di quanti contestano questa espressione. Lasciando allora da parte una simile definizione, accusata di livellare ogni diversità tra compositori distanti nel tempo e nello spazio, ascoltiamo il suono estremamente pulito di questo cd, merito delle sorelle Gazzana e della qualità tec
22 Settembre 2011

MUSICA JAZZ

Stefano Pastor e Kash Killion, un violino e un violoncello che sembrano sax e conttrabbasso. In Bows percorrono i sentieri dell'improvvisazione fino a riscoprire il segreto della musica degli schiavi neri. Quello che Duke Ellington definiva "il suono viola"


di Marco Buttafuoco

All’origine era l’Africa e quel suono che Duke Ellington chiamò "suono viola". Vago, indistinto, aspro all’orecchio occidentale, che è abituato a tonalità definite: “Una nota non è mai attaccata direttamente, ma lo strumento e la voce le si avvicinano dall’alto o dal basso, giocano intorno alla sua altezza senza mai soffermarvisi, e se ne staccano lasciandola in tutta la sua ambiguità. Il timbro è velato, parafrasato, tramite mutevoli vibrati, tremolii ed effetti armonici” (Amiri Baraka, Il popolo del Blues
11 Febbraio 2011

DISCHI JAZZ

Se è vero che è il terzo disco quello della maturità, la Spalding supera brillantemente la prova. In Chamber Music Society la contrabbassista e cantante afro-ispano-americana aggiunge un trio d'archi al suo gruppo, e si conferma come uno dei fari nel panorama attuale


di Dario De Marco

Dopo il power trio di Junjo (2006) e le aperture pop e world di Esperanza (2008), l’uscita di Chamber music society consacra definitivamente Esperanza Spalding come una delle poche, se non l’unica vera novità degli ultimi anni, nel jazz e nella musica in generale. E questo nonostante il terzo album non sia un capolavoro – anzi probabilmente è il più imperfetto – o forse proprio perciò.   Infatti la cifra di Esperanza Spalding è l’eclettismo dinamico, la capacità di aggiungere sempre nuovi tasselli al proprio mosaico (
10 Novembre 2010

DISCHI

Hilary Hahn è una delle violiniste più interessanti emerse negli ultimi anni. I suoi dischi cercano di suggerire nuove chiavi di lettura dei classici: oggi ci prova con le cantate di Bach


di Massimo Balducci

Ogni nuovo disco dedicato ad un grande compositore classico, ormai, è una doppia sfida. Non solo perché l’esecutore deve (come è ovvio) cimentarsi con un capolavoro: ma soprattutto perché, dopo un secolo di storia discografica, è diventato quasi impossibile distinguere la propria interpretazione da quelle già disponibili. Oggi non basta più registrare un bel disco, bisogna giustificarlo.   Come se non bastasse, sull’industria musicale classica pesano le conseguenze di almeno tre diverse crisi: quella economica globale, quella de
24 Marzo 2010