Con Francesco Bearzatti al sax, il pianista e scrittore Claudio Cojanez firma undici brani di un jazz scarno ed evocativo. Un album dove la musica si intreccia con la letteratura, nel vivo ricordo dello spirito che animò gli anni '60.
di Marco Buttafuoco
“Il jazz per me è cercare ciò che perdemmo nascendo, ed è come la vita, rivelazione gioiosa e dolorosa di ferite e verità: è la voglia di cambiare il mondo. Il resto è esercizio di stile o, peggio, arredamento sonoro”. Così scrive il pianista e paroliere Claudio Cojaniz nelle note di copertina di questo insolito cd: parole che parrebbero tolte di peso da un disco degli anni ‘60, e non è un caso che il titolo faccia riferimento proprio a quella stagione di sogni e battaglie. Beat Spirit si compone di undici b
E' Umbria Jazz, che a differenza di altre rassegne non conosce crisi. Grazie al contatto ravvicinato tra questa musica e il suo pubblico. A quasi quarant'anni dalla prima edizione, Franco Fayenz, uno dei più autorevoli critici musicali italiani, ripercorre le tappe storiche della manifestazione: dalla chiusura degli anni '70 per troppo successo, alla fortunata idea della versione invernale. E indica la strada per il futuro
di Franco Fayenz
Umbria Jazz è considerato, non soltanto in Italia, uno dei festival musicali più importanti del mondo, anche al di là del jazz. La prima edizione, itinerante e gratuita, si è mossa nel luglio 1973 da Villalago di Piediluco presso Terni. La rassegna è tuttora attiva ogni anno nello stesso mese, seppure con caratteristiche molto diverse: oggi si tiene soltanto a Perugia e la gratuità è limitata ad alcuni concerti. Dal 1993 c’è una consorella invernale, Umbria Jazz Winter, che ha luogo ad Orvieto in coincidenza con le feste degli ultim
Nelle mani del colombiano Edmar Castaneda lo strumento produce effetti insoliti, melodie virtuosistiche e ritmi sincopati
di Federico Capitoni
L’arpa questa sconosciuta? Sempre meno. Non tanto nella musica classica, che è il suo naturale regno; né in ambito rock, dove è stata spesso usata soltanto negli arrangiamenti (per dirne due: quello raffinatissimo di Come Down In Time di Elton John e quello un po’ più grossolano di She’s Leaving Home dei Beatles); quanto nella musica jazz. Certo i nomi – se li facciamo nell’arco di circa un secolo - sono pochi: si va da Casper Reardon a Park Stickney passando per Dorothy Ashby e Alice Coltrane. Il colombiano Edmar Castaneda è ogg
L'arpa tradizionale del Mali incontra il violoncello: un'entusiasmante fusione di rock e minimalismo, jazz e musica araba. Perché tutto ha origine in Africa
di Dario De Marco
Vittorio Giacopini, già autore de Il Re in fuga. La leggenda di Bobby Fischer, racconta la storia di Dean Benedetti, l'italoamericano più calunniato della storia del jazz
di Dario De Marco
“In California a Charlie Parker riusciva difficile trovare la droga, più difficile che a New York: il suo problema era questo. Glielo risolse una volta per tutte Dean Benedetti, un ex sassofonista che aveva per lui una vera venerazione e che lo seguiva dovunque andasse per ascoltarlo e registrare i suoi assoli. Aveva smesso definitivamente di suonare dopo averlo sentito una volta”. Da questo minuscolo brandello del monumentale Jazz di Arrigo Polillo, Vittorio Giacopini è partito sulle tracce del misterioso Benedetti, l’italoamericano (nell’America degli an