Il corpo e la voce dell'attore-regista, assieme a pochi oggetti di scena, ricordano i quindici campesinos boliviani uccisi nel 2008 durante una manifestazione politica. Un monologo che è una vibrante testimonianza civile
di Sergio Buttiglieri
Di questo esemplare monologo che César Brie dedica alla memoria degli ultimi della terra, eliminati senza tanto clamore mediatico nella giungla boliviana nel 2008, quello che rimane impresso - oltre alla ineludibile indignazione verso ciò che nessuno altrimenti ci avrebbe detto - sono alcuni segni teatrali di grande efficacia: a cominciare dal semplice tracciato rettangolare di foglie secche che delimitano la scena e che l’attore percorrerà più volte raccontandoci l’eccidio dei contadini stanchi di essere sfruttati, senza pi&ugra
La giovane artista texana è al Peep-Hole, il nuovo progetto di uno spazio espositivo milanese dalla storia illustre, con un lavoro su memoria e narrazione
di Riccardo Bonini
A Milano, in via Panfilo Castaldi 33, nello spazio che fu la prima piattaforma di Massimo de Carlo (per intenderci lo storico gallerista di Maurizio Cattelan), vive ora Peep-Hole. Il progetto dei due curatori Vincenzo de Bellis e Bruna Roccasalva coniuga esposizioni, incontri, letture nello spirito della ricerca contemporanea. Peep-Hole (lo sguardo attraverso il buco della serratura, morboso quanto basta - Peeping Tom docet -) arriva alla quinta e ultima mostra del 2010 presentando, per la prima volta in Italia, il lavoro della trentenne americana J. Parker Valentine (n
Cade il prossimo 2 agosto il triste anniversario della strage che fece 85 vittime. Mentre il luogo della tragedia viene riconosciuto patrimonio dell'Unesco, L'estate spezzata, documentario di Vittorio Pastanella e Francesca Mozzi, mostra oggi chi è sopravvissuto e chi ha perso un caro: vite sospese a causa di una verità che ancora non c'è
di Alessandra Testa
Sullo sfondo scorrono le immagini di quella terribile mattina. Il famoso autobus 37, usato per trasportare i feriti in stazione. E tanti uomini qualunque che si inventano soccorritori per salvare più persone possibili da sotto la macerie. Nell’anno in cui Bologna commemora il trentesimo anniversario della bomba alla stazione, due giovani giornalisti di belle speranze presentano il documentario L’estate spezzata. Il 2 agosto del 1980 Vittorio Pastanella e Francesca Mozzi, rispettivamente classe 1979 e 1978, non erano che bambini. Eppure il loro primo lavoro lo hanno voluto de
Un componente del noto collettivo ha percorso a piedi il tratto d'Appennino tra Bologna e Firenze che verrà attraversato dalla TAV. Ne è uscito Il sentiero degli dei, un'escursione letteraria tra narrativa e saggio giornalistico nei luoghi dove la nostra Storia ha lasciato il segno
di Giovanni Zagni
Augusto Bianchi Rizzi racconta ne La guerra di Nene la storia di sua madre, che attese per vent'anni il marito morto nel secondo conflitto mondiale.
di Giovanna Canzi
In mostra a Venezia l'artista che mise al centro dei suoi dipinti i ricordi: da quelli felici dell'infanzia in Dalmazia a quelli tragici dei campi di concetramento nazisti
di Mauro Perosin
L’opera di qualsiasi artista ed in particolare di un pittore si potrebbe paragonare a un tessuto che è vitale in proporzione delle cellule vive e organiche che contiene.Vi sono artisti pieni di talento, ma l’opera dei quali manca di questo dono fondamentale ad un’opera che speri di vivere un po’ più a lungo del momento in cui nasce, e del resto l’idea brutale dell’aborto è corrente (Filippo De Pisis, Venezia 1944) Infonde morbida vitalità una bella immagine fotografica che ritrae l'artista Anton Zoran Mušič (1909-20
di Sandro Chia
Sferiche e colorate, permettono di archiviare un piccolo album fotografico. Ma non è solo il solito caso di tecnologia per grandi propinata ai piccoli: riconoscere il valore della memoria e delle esperienze dei più piccini è fondamentale
di Romina Bertasio