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ARTE

Lodevole operazione di recupero quella messa in piedi dal Museo S. Domenico di Forlì nei confronti del poco noto scultore italiano, sospeso (anche stilisticamente) a cavallo tra Novecento e Ottocento. Ma nel tentativo di mettere la sua opera a confronto "tra Michelangelo e Klimt" i nomi degli intrusi aumentano e il percorso di visita diventa una giungla da sfoltire


di Mirko Nottoli

Adolfo Wildt, nato a Milano nel 1868, ci è morto nel 1931. Fu titolare della cattedra di scultura all’Accademia di Brera, Accademico d’Italia, più volte invitato alla Biennale di Venezia. Celebrato in vita e poi dimenticato fino a oggi, quando un lento processo di rivalutazione è entrato in atto. Il fatto è che Wildt, nato e vissuto a cavallo tra i due secoli scorsi, in pieno clima Liberty, è come se lì in mezzo ci fosse rimasto bloccato, quasi sospeso: ancora troppo legato all’Ottocento per essere contemporaneo ma già tro
12 Aprile 2012

ARTE

Con sguardo immune da giudizi storici, la fondazione Guggenheim di New York allestisce una mostra sull'estetica italiana e europea dopo le avanguardie storiche. Chaos and Classicism testimonia quel "ritorno all'ordine" e al rigore formale che precede un ventennio di dittatura


di Chiara Di Stefano

A distanza di quasi novant'anni dal suo avvento, in Italia ancora non si riesce a parlare serenamente di fascismo e alcuni artisti sono rimasti assenti fino a oggi dai manuali proprio perché fascisti dichiarati: bisognava andare al Guggenheim di New York per farsi spiegare cos’è stato il Ventennio per l’arte, in Italia e nel resto d'Europa.   La mostra al Solomon Guggenheim di New York è una strana sorpresa. Non trovandoci proprio nel giardino di casa non ci si aspettava di vedere esposti sulla celebre rampa “di garage” una selezione di ar
18 Novembre 2010

LIBRI

Quando la banda della Regia Marina suonava il ragtime e i futuristi anticipavano il free degli anni '60. In Sincopato Tricolore, manuale breve ma non superficiale, Guido Michelone spiega come fu che i ritmi afroamericani conquistarono il paese dei melodrammi


di Marco Buttafuoco

Per una singolare coincidenza il mercato librario propone in queste settimane due uscite di opere sullo stesso argomento ma fra loro diversissime. Al monumentale lavoro di Adriano Mazzoletti sul Jazz italiano, un libro di più di 600 pagine edito da EDT, si affianca questo agilissimo, smilzo Sincopato tricolore di Guido Michelone. Un’operina perfetta per chi voglia farsi un quadro d’insieme rapido e allo stesso tempo non superficiale sulla storia del jazz in Italia fino al 1960. Michelone non è nuovo a questi lavori divulgativi. Da pochi mesi è uscito anche una
29 Giugno 2010

MOSTRE

La mostra si intitola Gli anni di Venezia, ma passa dal realismo classico alle sperimetazioni romantiche, attraversando simbolismo e fauvismo. Tutte le anime di un pittore ingiustamente identificato con il fascismo


di Chiara Di Stefano

La sempre affascinante sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti fa da cornice ad un’altra mostra a tema veneziano. Felice Carena e gli anni di Venezia promette un’antologica del pittore italiano con particolare riferimento agli ultimi anni della sua vita, trascorsi dopo la fine della guerra e l’esilio intellettuale nella città lagunare.    L’opera di Carena (Torino, 1879 – Venezia, 1966) non è notissima ai più se non sotto il cartellino di Novecento: la mostra invece si rivela un utile compendio di S
12 Maggio 2010

Libri

Aspettando la nostra Guida per difendersi dal razzismo
Per smentire lo stereotipo che ci vorrebbe antisemiti per caso, il compianto studioso Riccardo Bonavita guarda alla letteratura d'epoca fascista con il saggio Spettri dell'altro


di Matteo Di Gesù

Suscita un duplice e contraddittorio sentimento di compiacimento e rimpianto la lettura di Spettri dell’altro. Letteratura e razzismo nell’Italia contemporanea di Riccardo Bonavita, ad oggi uno dei più compiuti e innovativi studi sulla codificazione dell’immaginario segregazionista e discriminatorio verso neri ed ebrei nella letteratura (ma sarebbe opportuno dire anche mediante la letteratura) del ventennio fascista e non solo.   E non deve apparire inopportuno, a proposito di questo libro, parlare di sentimenti: giacché, sebbene si tratti di un saggio che
04 Maggio 2010

WEEKEND - STORIA

Grande successo di vendite per i discorsi di Mussolini su iPod (poi ritirati dal commercio, ma non per scrupoli etici). Chi ha avuto la "fortuna" di ascoltarli dal vivo si chiede il perché


di Carlo Augusto Viano

Pare che i discorsi del duce – messi in vendita come applicazione per l’iPod e ritirati solo per ragioni di diritti commerciali – riscuotano successo. Perché? viene da domandarsi; e toccherà a sociologi ed esperti di pubblico indagare. Io quei discorsi li ho sentiti quando furono pronunciati, in casa alla radio, nelle piazze e a scuola, dove venivano ritrasmessi. In un certo senso devo perfino esser grato a quei discorsi, perché, accolti in casa con sdegno, sghignazzi e lacrime (le lacrime di nonne e mamme all’annuncio dell’entrata in guerra),
05 Febbraio 2010

LIBRI

Augusto Bianchi Rizzi racconta ne La guerra di Nene la storia di sua madre, che attese per vent'anni il marito morto nel secondo conflitto mondiale.


di Giovanna Canzi

Nene è una giovane madre. E’ una donna bellissima (la più bella di tutta Porta Magenta a Milano). Ha un marito che ama follemente e un avvenire ricco di promesse. Ma la vita non è sempre leale. Il suo Vittorio, il tenente medico Vittorio Bellei, parte volontario per la Russia e da lì non tornerà più. Nene e il piccolo figlio Giovanni iniziano un’esistenza scandita dalle rare lettere che Vittorio invia dal fronte, mentre tutt’intorno brulica un’umanità sfaccettata, che cerca di sopravvivere all’ombra della guerra. Du
05 Febbraio 2010