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TEATRO

Treno Genova - Siviglia: i personaggi sono tutti in carrozza, tra cellulari e abiti alla moda. Una volta giunti a destinazione nella città ispanica prende il via la nota commedia del Barbiere rivisitata con un tocco di 'modernità' nell'allestimento dell'Accademia alla Scala diretto da Damiano Michieletto che allo spettatore richiede un notevole sforzo di fantasia 


di Maria Rosaria Corchia

Il barbiere di Siviglia di Damiano Michieletto è uno spettacolo fatto con poco, che punta tutto, forse troppo, sulla fantasia dello spettatore per “costruire” lo spazio. Unica cornice all’allestimento, un viaggio in treno: l'espresso da Reggio Emilia a Siviglia annunciato prima dell’ouverture, rievocato sul finale primo atto, con ritorno sul finale secondo. I viaggiatori – cantanti e figuranti – salgono sul treno indossando abiti di oggi, giungono a Siviglia travestiti, e tornano a Reggio, nella vita di tutti i giorni, con jeans e cellulari: un i
04 Febbraio 2013

TEATRO

Mattia Torre, uno degli sceneggiatori di Boris, porta sul palco Valerio Aprea e Valerio Mastandrea in un incidente frontale che vale come una guerra civile: due parti opposte del nostro paese che hanno abbandonato il confronto ideologico per darsi battaglia nel quotidiano 


di Maria Rosaria Corchia

Lo scontro violento tra due scooter che dà principio a Qui e ora è solo l’anteprima di uno scontro umano che si svilupperà nella pièce, un carnage metropolitano all’italiana, nel quale finiscono, decisamente nolenti, due uomini di mezz’età. La scena è semplice: un incrocio appena fuori Roma dove è accaduto l’incidente, un segnale, il limitare della strada e nessun altro elemento, solo la sirena di un’ambulanza che passa ma non si ferma, il rumore di un elicottero che sorvola la zona.   Aurelio è uno chef
24 Gennaio 2013

TEATRO

Nello spettacolo diretto da Antonio Calenda il mattatore gioca un triplice ruolo: assieme a quelli del protagonista, veste i panni di Tiresia e di una disinibita Giocasta. Rilettura psicologica della tragedia sofoclea, che al famoso complesso freudiano aggiunge qualche disturbo di personalità


di Maria Rosaria Corchia

Si sa, andare in teatro è anche un modo per conoscersi meglio, per specchiarsi, per guardarsi dentro. È un po’ come stendersi sul lettino dello psicoanalista. Nell’allestimento dell’Edipo Re di Sofocle per la regia di Antonio Calenda il lettino è al centro della scena tutto il tempo dello spettacolo, e accanto ad esso, seduto su una sedia e di spalle, scorgiamo la testa di un uomo, che ascolta. Sono più che espliciti i riferimenti a Freud e a tutto quel Novecento che ha fatto di Edipo, simbolo della colpa e del limite umano, il pilastro della socie
14 Dicembre 2011

TEATRO

Nella regia di Massimo Castri la commedia di Molière risalta in tutta la sua attualità. Il personaggio di Alceste, interpretato da Massimo Popolizio, è un modello morale, che si rifiuta di prendere parte alle ipocrisie della società dell'apparire


di Maria Rosaria Corchia

Una scena in bianco e nero, qualche panchetto per fare salotto, tre pareti di eleganti specchi dalle cornici bianche che assomigliano a tanti occhi che guardano, per riflettere immagini di persone e amplificare il loro “apparire” come una cassa di risonanza. Questa è la corte del Misantropo di Massimo Castri, che si avvale delle scene e dei costumi di Maurizio Balò: una corte essenziale ma raffinata, che lascia lo spazio della ribalta alle parole di Molière.   All’inizio del terzo atto, Acaste si specchia vanitosamente elogiando la sua vita perf
24 Novembre 2010

TEATRO

La divertente commedia degli equivoci di Hennequin e Veber, nella regia di Massimo Castri


di Maria Rosaria Corchia

Ritmo e leggerezza caratterizzano la messa in scena de La presidentessa di Maurice Hennequin e Pierre Veber, una produzione Ert Emilia Romagna Teatro e Teatro Stabile dell’Umbria. Lo spettacolo, che ha debuttato a Cesena in novembre, è testimonianza dell’ottimo lavoro svolto dal regista Massimo Castri nella seconda edizione del Corso di Alta Formazione per attori, tenuto dallo stesso regista per l’Ert. Dopo l’esperimento del pirandelliano Così è se vi pare di due anni fa, con questa produzione Castri ha voluto approfondire con la sua ottima squadra
11 Gennaio 2010

TEATRO

Il regista Abbado sfronda il testo di Rostand di molti dettagli, ma il vero campione di leggerezza è l'interprete Massimo Popolizio


di Maria Rosaria Corchia

Un’interpretazione all’insegna della leggerezza: il Cyrano de Bergerac con la regia di Daniele Abbado, che ha debuttato lo scorso ottobre a Roma, mette al centro della pièce non tanto la commedia in cinque atti di Edmond Rostand (che vide la luce nel 1897) quanto il personaggio seicentesco di Savinien de Cyrano. E questi non solo è il poeta precursore della letteratura fantascientifica cui Rostand si è ispirato, ma è anche il primo campione di quella leggerezza professata da Calvino nella sua prima Lezione americana. L’allestimento sembra inseguire
26 Novembre 2009