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LIBRI - MUSICA

La storiografia della musica afroamericana conta ormai un numero infinito di pubblicazioni, tra manuali e biografie. Per questo è interessante la "terza via" proposta da Franco Bergoglio (giornalista per Il Manifesto) nel suo Magazzino Jazz, una raccolta di articoli che raccontano la sua storia intrecciata a quelle delle altre arti


di Marco Buttafuoco

Dice Vittorio Giacopini, nella prefazione del suo bel romanzo Il ladro di suoni (da noi recensito qui) che la storia del jazz, almeno a livello biografico, non ha più molto da dare. "Sappiamo tutte le storie ed i fatti, le circostanze narrate e rinarrate diecimila volte …Le vite dei jazzisti sono come le vite dei santi: agiografia. Puoi trovare errori, buchi, imprecisioni: difficile imbattersi una vera sorpresa o nel brivido di un imprevisto sconcertante".   In altre parole pare davvero molto difficile avere qualcosa di nuovo da raccontare. Anche la
13 Maggio 2011

MUSICA JAZZ

Con il suo nuovo complesso, un ottetto, il sousaphonista rivendica la dignità degli strumenti relegati alle seconda file delle orchestre: nei Separatisti Bassi ci sono tutti e suonano di tutto. Dagli omaggi a Schönberg alle marcette dai film Disney 


di Marco Buttafuoco

Potremmo dire che questa volta Mauro Ottolini l’ha fatta davvero grossa. Il vulcanico ed eclettico trombonista, basso-tubista, sousaphonista e band leader veronese ha messo in piedi un progetto forse davvero unico nella storia della musica, improvvisata e non. Un ottetto di voci basse e grosse (c’è di tutto: il sousaphono, il trombone, il clarinetto, l’armonica blues, il flauto, addirittura il gigantesco sax contrabbasso) con l’aggiunta di un pianoforte e di una batteria. Che diventa talora un settetto di strumenti scuri più un piano, una batteria ed un ot
10 Maggio 2011

DOCUMENTARIO

Leggere il destino di un paese attraverso le macerie, così come Scipione L'Emiliano fece per Roma. Questo è il proposito del documentarista Alessandro Scillitani, a caccia di "abitazioni fantasma" che, anche con l'intervento di alcuni volti noti, raccontano storie sul nostro passato e ci interrogano sul futuro


di Marco Buttafuoco

Lo storico greco Polibio narra che Scipione Emiliano pianse intravedendo nello sfacelo di Cartagine, da lui stesso provocato, il destino di Roma. Il tema delle rovine e dell’abbandono non è certo di recente scoperta. I romantici ci costruirono attorno un importante castello, un culto poetico, quasi ideologico. Anche il Leopardi più razionalista, quello della Ginestra, ne cantò il fascino ammonitore, parlando della vecchia Pompei: "Or tutto intorno la ruina involve".    E' un motivo che pare essere eterno, ricorrente nell’animo 
26 Aprile 2011

MUSICA JAZZ

Dieci anni dopo aver ritrovato le radici sarde in Sonos e Memoria, il trombettista prosegue la sua ricerca in terra di Corsica. Gli danno una mano il bandoneonista Daniele di Bonaventura e il gruppo vocale tradizionale A Filetta: in Mistico Mediterraneo jazz, elettronica e antichi canti isolani viaggiano insieme


di Marco Buttafuoco

Mixare suoni jazz, elettronica e musica antica e/o popolare non è operazione inedita. Gli esempi potrebbero essere tanti. Per tutti possiamo ricordare il fortunatissimo Officium inciso da Jan Garbarek e dall’Hilliard Ensemble, gruppo vocale specializzato nella musica medievale sacra e profana. In quella storica incisione del 1993 il sassofonista norvegese tracciava terse volute sull’austera architettura vocale dei suoi partners. Il tutto era molto suggestivo ma anche un po’ algido, costruito. D’altronde, spesso, queste operazioni sono dettate da urgenze estetizza
19 Aprile 2011

MUSICA POP

Ferruccio Spinetti e Petra Magoni tornano con Complici, il sesto disco per la band composta solo da contrabbasso e voce. Se inizialmente aveva incuriosito, oggi la formula del duo comincia a mostrare un po' la corda e il loro minimalismo diventa maniera


di Marco Buttafuoco

Era difficile prevedere una vita così lunga per un duo tanto insolito nel panorama della musica pop italiana. Quando nel 2003 uscì il primo disco la scelta di far duettare voce e contrabbasso pareva davvero azzardata, ma il successo di critica e di pubblico diede ragione alla vocalist pisana e al contrabbassista casertano. Ogni loro data infatti registra il tutto esaurito, anche fuori dall'Italia.    Il duo cerca di non fossilizzarsi su proposte standardizzate: uno dei loro dischi precedenti, il live Quam Dilecta era ad esempio dedicato all
11 Aprile 2011

MUSICA JAZZ

In tempi di tagli alla cultura, c'è anche chi riesce a fare di necessità virtù: l'orchestra fondata da Pino Minafra, sempre poco apprezzata in patria, festeggia vent'anni di attività "in bilico" tra jazz, tradizione colta e popolare. L'ultimo Totally gone, ce li restituisce un po' più italian e un po' meno instabili del solito


di Marco Buttafuoco

“L’idea - dice Pino Minafra, fondatore della Italian Instabile Orchestra – era di mettere insieme alcuni dei più creativi musicisti italiani, personalità che avessero nello stesso tempo una cifra stilistica originale e la capacità di elaborare un nuovo linguaggio nel rispetto delle nostre tradizioni e dell’attualità. Un pool di musicisti capaci di avere una sana distanza dal linguaggio americano a cui dovevamo rispondere per difendere le nostre identità e la nostra storia“. Quell’idea non è invecchiata. Eppure sono p
06 Aprile 2011

LIBRI - BIOGRAFIE

Con Il mio nome è Frank Sinatra, lo studioso Francesco Meli dice la sua sulla movimentata esistenza del cantante italoamericano: una difesa appassionata, che non si fa mancare nulla. Né la parte più strettamente musicale, né i particolari scandalistici sul personaggio


di Marco Buttafuoco

Quella di Frank Sinatra è certamente una delle storie più turbolente e controverse dello show-business internazionale. Alla sua indiscutibile e indiscussa grandezza artistica ha fatto sempre da contraltare, nell’immaginario collettivo, una vita giocata ai limiti delle legalità e della moralità comune. Allude a lui, ne Il Padrino, il personaggio di Johnny Fontaine, il cantante che, rischiando di finire ai margini del grande giro, chiede al Boss di intervenire presso un impresario deciso a rifiutarlo. E’ per aiutare lui che Don Corleone fa all’ impre
25 Marzo 2011

MUSICA JAZZ

Nel caotico e sovraffollato panorama odierno, il vecchio maestro del pianoforte sa ancora come dare la rotta. Il nuovo album del suo quartetto, Sorapis, mette insieme tradizione e avanguardia riuscendo a suonare al tempo stesso destabilizzante e rassicurante


di Marco Buttafuoco

Molti appassionati di jazz vivono questi anni con un certo senso di disorientamento. Certo, l’offerta è ricca, fin quasi debordante e mai forse la musica afro-americana è stata tanto praticata. Ogni anno solo in Italia escono centinaia di dischi. I festival, pur in presenza di una feroce crisi economica, continuano ad essere programmati un po’ dappertutto. Tempi felici, all’apparenza. In realtà il panorama musicale è abbastanza piatto. Proposte artistiche nuove ce ne sono davvero poche e nella produzione discografica predomina un mainstream ch
16 Marzo 2011

MUSICA - INTERVISTA

L'11 marzo il grande innovatore del tango avrebbe compiuto 90 anni. Ripercorriamo la sua storia parlando con il violinista Fernando Suarez Paz, al suo fianco per molti anni. Che ricorda il complicato rapporto che il compositore argentino ebbe con la sua patria, da eretico rivoluzionario a leggenda nazionale


di Marco Buttafuoco

Due anni fa ad Astor Piazzolla fu addirittura intitolato un aeroporto fra i più importanti dell’ Argentina, quello di Mar del Plata. Il compositore, è d’altronde considerato da molti uno dei geni musicali del ‘900 e la sua musica è universalmente apprezzata a qualsiasi latitudine. In realtà la sua fama si diffuse prima all’estero che in patria. In Argentina Piazzolla incontrò nei primi anni della sua carriera non solo incomprensione, ma autentico disprezzo. Di questa storia tumultuosa e della carica innovativa dell’arte dell&rsqu
10 Marzo 2011

MUSICA JAZZ

Il maestro argentino e veterano dell'etichetta ECM, raggiunge i tre quarti di secolo e si celebra con El Encuentro, disco registrato dal vivo con un'orchestra d'archi


di Marco Buttafuoco

Dino Saluzzi, settantaseienne bandoneonista argentino pubblicò il suo primo disco con la ECM nel lontanissimo 1983. Si chiamava Kultrum Pampa ed era un piccolo capolavoro. Un lungo solo nel quale il musicista utilizzava anche voce, flauti e tamburi, alla ricerca delle anime profonde delle Ande e delle pianure senza fine.   Da allora di Saluzzi sono uscite numerose incisioni per la mitica etichetta tedesca, della quale è oggi una delle voci più ascoltate e longeve, fedele al suo spirito di inquieta ricerca. Nei suoi dischi sono apparsi jazzisti come Charlie Haden ed E
08 Marzo 2011

MUSICA JAZZ

Stefano Pastor e Kash Killion, un violino e un violoncello che sembrano sax e conttrabbasso. In Bows percorrono i sentieri dell'improvvisazione fino a riscoprire il segreto della musica degli schiavi neri. Quello che Duke Ellington definiva "il suono viola"


di Marco Buttafuoco

All’origine era l’Africa e quel suono che Duke Ellington chiamò "suono viola". Vago, indistinto, aspro all’orecchio occidentale, che è abituato a tonalità definite: “Una nota non è mai attaccata direttamente, ma lo strumento e la voce le si avvicinano dall’alto o dal basso, giocano intorno alla sua altezza senza mai soffermarvisi, e se ne staccano lasciandola in tutta la sua ambiguità. Il timbro è velato, parafrasato, tramite mutevoli vibrati, tremolii ed effetti armonici” (Amiri Baraka, Il popolo del Blues
11 Febbraio 2011

MUSICA JAZZ

In The we way talk il fisarmonicista Simone Zanchini e il chitarrista Ratko Zjaca guidano un complesso jazz cosmopolita, combattuto fra tradizione e sperimentazione. Tutti musicisti di grande qualità, ma in quanto a fantasia e inventiva, il nostro connazionale parla un'altra lingua


di Marco Buttafuoco

Better alone, recitava il titolo di un disco che il fisarmonicista Simone Zanchini fece uscire nel 2009. Un cd in solitaria con lo stralunato supporto di effetti elettronici e di una segreteria telefonica. Non era un atteggiamento narcisistico, il suo, ma la consapevolezza che certi sentieri accidentati della sperimentazione è bene percorrerli in solitudine. In questo The way we talk, l’esploratore di nuovi suoni, lo spericolato pioniere dell’incontro fra fisa e musica contemporanea, torna su sentieri più conosciuti: quelli del mainstream jazzistico, del be bop i
27 Gennaio 2011

WORLD MUSIC

In una fortunata tournée internazionale, l'Orchestra di Piazza Vittorio ha riletto il capolavoro mozartiano alla propria maniera, fondendo lingue e stili musicali da tutto il mondo. Adesso lo spettacolo esce su cd, con libr(ett)o in allegato. I puristi storceranno il naso, ma c'è di che divertirsi


di Marco Buttafuoco

Il Flauto Magico ai tempi del relativismo culturale ed etico. Esce in cd, con annesso e necessario libro, la rilettura del capolavoro mozartiano che l’Orchestra di Piazza Vittorio rappresenta con successo in mezza Europa. Una versione ironica, con accenti di leggera, affettuosa e innocua dissacrazione.    Alla fine, tanto per dirne una, il Grande Iniziato Sarastro e la perfida Regina della Notte (una grande Petra Magoni) nemici mortali nella pièce del Salisburghese, si innamorano e ballano un torbidissimo mambo in una balera di Valparaiso. Mentre la dolce Pamina, sedotta
13 Gennaio 2011

MUSICA - ANNIVERSARI

Cento anni fa moriva Pietro Gori, avvocato e poeta: scrisse le parole di Addio a Lugano, che sarebbe diventato l'inno degli anarchici 


di Marco Buttafuoco

Hanno al posto del cuore un sogno disperato / e le anime corrose da idee favolose.    Così Leo Ferrè, il più grande dei poeti libertari descriveva i suoi compagni di fede, in una canzone intitolata appunto Gli anarchici. Cento anni fa a Portoferraio, isola d’Elba, moriva a 46 anni Pietro Gori, avvocato, poeta e agitatore anarchico. Il suo nome resta legato alla storia dei movimenti libertari italiani più che per un apporto teorico vero e proprio, per i versi di una canzone, Addio a Lugano. Una canzone che esprimeva l’implacabile innocenza
07 Gennaio 2011

MUSICA - INTERVISTA

L'11 dicembre di centoventi anni fa nasceva il mitico Carlitos, simbolo del tango delle origini. Lo ricordiamo parlandone con il suo più grande ammiratore: il compositore argentino, premio Oscar per la colonna sonora del Postino (canzone che, manco a dirlo, era un...)


di Marco Buttafuoco

Quello che è indubitabile è che Carlos Gardel sia nato l’11 dicembre. C’è qualche problema sull’anno esatto. Qualcuno dice il 1887, altri, forse più motivatamente, parlano del 1890. Anche il luogo di nascita pare incerto. Il più probabile è Toulouse, in Francia, da una ragazza non sposata che sarebbe poi emigrata in Argentina. Domani, in ogni modo, è il compleanno del grande Carlitos, di uno dei miti della nazione argentina, dell’America Latina e, da quando il tango è diventato linguaggio universale, di gran parte
10 Dicembre 2011