La passione tra un professore italiano e una ragazza argentina, tormentata dai misfatti della dittatura di Videla, si trasforma in un'ossessione alla ricerca dei colpevoli. Nel nuovo Per vendetta, il romanziere torinese lascia il giallo classico e affronta la realtà storica, in cui emerge il ruolo torbido di Vaticano e P2: un argomento ancora tabù
di Enrico Remmert
Osservando la produzione del giallista Alessandro Perissinotto, è facile notare la sua predilezione di volta in volta in bilico fra temi storici e attualità. È la Storia, infatti, a fare da sfondo al suo primo romanzo (L’anno che uccisero Rosetta) e ai due successivi (La canzone di Colombano e Treno 8017) mentre l’Oggi è al centro del romanzo Al mio giudice e alla fortunata trilogia della detective Anna Pavesi (della quale va segnalato almeno l’ottimo L’orchestra del Titanic). Al lettore che segue Perissinotto dagli esordi perci&ograv
Aspettando la nostra Guida per difendersi dal razzismo
Per smentire lo stereotipo che ci vorrebbe antisemiti per caso, il compianto studioso Riccardo Bonavita guarda alla letteratura d'epoca fascista con il saggio Spettri dell'altro
di Matteo Di Gesù
Elmar Holenstein, autore dell'Atlante della Filosofia, ci insegna come rileggere la storia del pensiero utilizzando bussole e cartine geografiche
di Federico Capitoni
I documentari di History Channel sono talmente appassionanti da avere effetti collaterali
di Andrea Ferrari
Grande successo di vendite per i discorsi di Mussolini su iPod (poi ritirati dal commercio, ma non per scrupoli etici). Chi ha avuto la "fortuna" di ascoltarli dal vivo si chiede il perché
di Carlo Augusto Viano
Pare che i discorsi del duce – messi in vendita come applicazione per l’iPod e ritirati solo per ragioni di diritti commerciali – riscuotano successo. Perché? viene da domandarsi; e toccherà a sociologi ed esperti di pubblico indagare. Io quei discorsi li ho sentiti quando furono pronunciati, in casa alla radio, nelle piazze e a scuola, dove venivano ritrasmessi. In un certo senso devo perfino esser grato a quei discorsi, perché, accolti in casa con sdegno, sghignazzi e lacrime (le lacrime di nonne e mamme all’annuncio dell’entrata in guerra),
Sui giornali il triste rito dei bilanci letterari di fine anno
di Giulio Ferroni
Siamo ossessionati dai bilanci e dalle classifiche: e se la cosa in generale ha ragioni storiche, sociali, comunicative, esistenziali, psicologiche da cui non si può sfuggire, in particolare per ciò che riguarda le classifiche e i bilanci sulla letteratura in corso, sarebbe davvero salutare farne a meno, scansarle con passo leggero. Non ne può però fare a meno la stampa periodica, stimolata dal mercato editoriale: e la cosa diventa imprescindibile verso la fine dell’anno, quando il lettore delle pagine culturali, dopo aver attraversato le tante tristezze delle
In Francia non si studia più questa materia all'ultimo anno di liceo: si rischiano cittadini senza coscienza delle proprie radici. E dei loro vicini, perchè - nessuno lo dice - scompare nel gorgo anche la geografia
di Giulia Stok