Hanno titoli come Za-bum oppure a, b, c… Numerissimo dei pazzi…, e ovviamente grafiche ancora più folli e fantasiose. Sono le Riviste futuriste, una modalità espressiva in cui quel movimento d'avanguardia diede il meglio di sé. Claudia Salaris le ha raccolte per decenni fino a formare un'impressinante collezione, e ora le mostra in questo libro illustrato. Che un altro esperto del settore recensisce per noi, senza omettere qualche precisazione
di Cesare de Seta
Dirò senza esitare che il lavoro compiuto da Claudia Salaris con il suo Riviste futuriste è di quelli che lasciano sbigottiti e ammirati. In oltre trent’anni ha raccolto una collezione di testi rarissima, che io sappia, suscitando in me un sano sentimento d’invidia amichevole. Anch’io ho una raccolta di libri futuristi di cui sono orgoglioso: una parte, la più preziosa, l’ho ereditata dalla biblioteca di mio padre e ho avuto la pessima idea di rilegare ciascun libro in tela, con dorso e angoli in pelle bordeaux, scritte in oro zecchino: sapevo di co
Lo scorso 13 febbraio ci ha lasciati uno dei fotografi più interessanti d'Italia. Il suo stile "implacabile" nel ritrarre le città senza nulla concedere al pittoresco e la sua maestria nel bianco e nero, nel ricordo - personale e professionale - di chi l'ha conosciuto
di Cesare de Seta
L’ultima mostra di Gabriele Basilico è stata Bord de mer 1984-85 che sotto Natale fu riproposta dagli Incontri internazionali a Villa Pignatelli a Napoli: commessa della Mission Photographique de la Datar, progetto di ricerca, a cura di Bernard Latarjet, per documentare sistematicamente lo spazio geografico della Francia. Basilico, nato a Milano nel 1944 e da poco scomparso, fu l’unico italiano invitato in una équipe internazionale. Gabriele aveva scarpinato, come amava dire, sulle coste atlantiche della Francia fotografando città, porti, paesaggi, dist
La trasmissione Chiavi della città, condotta e scritta dal critico Filippo La Porta per RaiStoria, inaugurata da una puntata che segue la "mutante" capitale tedesca, attraversandone le diverse rivoluzioni architettoniche, dal Terzo Reich ad oggi. Il piacere di un viaggio "a distanza", in compagnia di guide competenti
di Cesare De Seta
Talvolta persino la RAI ci riserva liete sorprese: ho visto il documentario, della durata di circa cinquanta minuti, Berlino mutante, mandato in onda domenica 4 marzo alle ore 13 da Rai Storia. La trasmissione – a parte l’ora poco felice in cui viene trasmessa - è articolare in temi e sottotemi che illustrano "Berlino grande città-cantiere", "Berlino mecca della nuova ricerca architettonica", ma anche città- vetrina per la capacità di attrarre giovani, artisti, musicisti e letterati non solo da tutta la Germania ma dal mondo inte
Il quinto centenario dalla nascita è un'occasione per ritornare sulle eclettiche personalità dell'architetto, artista e storiografo fiorentino: proprio tra il capoluogo toscano e la città di Arezzo prendono luogo alcune mostre a suo nome, ora per celebrarne il lavoro ora per rivisitarlo in maniera critica
di Cesare de Seta
"Historico, poeta, philosopho e pittore", lo definì Pietro Aretino grande amico ed estimatore di Giorgio Vasari, celeberrimo autore delle due edizioni giuntina e terroniniana delle Vite del 1550 e del 1568, fonti primarie per la nascita della moderna storiografia artistica. La sua personalità riesce ancora a stupire per la poliedrica e straordinaria ricchezza delle sue attività. Sono trascorsi cinquecento anni dalla sua nascita e le celebrazioni a go-go non si contano: due rilevanti mostre, una a Firenze sull’architetto che rischia di essere visto
Alexandra Lapierre, già autrice di Artemisia, torna con La dissoluta a raccontare la vita di una donna straordinaria: Elisabeth Chudleigh che, nella Londra del Settecento, dominò l'alta società nascondendo un segreto scandaloso
di Cesare de Seta
Con il poderoso La fotografia in Italia 1945 - 1975, Paolo Morello ha l'ambizione di raccogliere gli scatti che hanno raccontato la nostra storia dal dopoguerra fino al sopravvento della tv
di Cesare de Seta
Uno studio sistematico affronta la storia della fotografia nell’Italia repubblicana dal 1945 al 1975. Unici antecedenti di rilievo, la succinta ma perspicace Storia di Italo Zannier del 1986 e la densa opera in tre tomi a più mani L'Italia del Novecento. Le fotografie e la storia, a cura di Giovanni De Luna, Gabriele D’Autilia e Luca Crescenti (Einaudi, 2004-2006). Paolo Morello, nelle sue oltre cinquecento pagine di testo, non lascia nulla o quasi nulla fuori dalla sua ottica. Il suo saggio è strutturato su una tastiera in cui i neri e i bianchi si alter
Il pamphlet di Stéphane Hessel, un novantatreenne scampato ai campi di sterminio che ora si impegna per i diritti umani in ogni parte del mondo, è l'ultimo inatteso best seller francese. Ora che Indignatevi! è sbarcato in Italia, ce lo racconta un testimone che l'ha scoperto in anteprima
di Cesare de Seta
Filosofia per dame è un dizionario del pensiero per il pronto uso quotidiano. Da Anima a Web, ogni voce parte dai grandi autori e arriva a considerazioni personali, alternando toni elevati a un colto "cazzeggio". Pensato per le lettrici, consigliato a tutti
di Cesare de Seta
In una leggenda chassidica si narra del silenzio, dell’arte del silenzio, del magistero del silenzio. Un giovane che studia la Torah chiede a un vecchissimo rabbino: “Come s’impara l’arte del silenzio? Il vecchio stava per rispondere. Ma nulla si udì” (M.Buber, Storia e leggende chassidiche, a cura di A. Lavaggetto, Mondadori). Maurizio Ferraris sebbene discorra del saper ascoltare (vai alla voce Ascoltare), nulla ha a che vedere con quel vecchio Rabbi. Nel suo Filosofia per dame, dizionarietto scritto per Donna moderna, narra di taluni concetti che
Oscurato dalla fama del collega e conterraneo, l'architetto Vincenzo Scamozzi viene rivalutato da una mostra al Palazzo Reale di Amsterdam, che ne mostra l'influenza decisiva sul classicismo olandese
di Cesare de Seta
Alla Rocca Pisana giunsi assai giovane durante un tramonto, e rimasi in silenzio tra il vociare degli amici a godermi l’opera forse più intensa di Vincenzo Scamozzi (1548-1616). L’architetto vicentino fu contemporaneo di Andrea Palladio ed ebbe, per questo motivo, vita difficile e destino ingrato: come quello di Tasso o di Rembrandt, perché anche lui dovette guadagnarsi un posto e un ruolo all’ombra di un grande. Ma Scamozzi la sua strada seppe trovarla, e questo lo si capisce assai bene proprio guardando quella Rocca Pisana che è impropriamente giudicata
Il bel saggio Le botteghe di Tiziano ci svela la ramificata organizzazione dell'officina del maestro. Che aveva anche filiali all'estero
di Cesare de Seta
Trovandomi da qualche tempo a Venezia sono stato a cercare la casa-atelier di Tiziano Vecellio al Biri Grande: solo che non è cosa agevole, visto che il sapientissimo Giulio Lorenzetti che di Venezia e del suo estuario quasi tutto sa, tace al riguardo. Ma come Tommaso ho insistito fino a che un amico m’ha messo sulla buona strada. La bottega-atelier al Biri Grande è alle spalle del sontuoso palazzo Donà delle Rose, appartenuto a potente aristocrazia veneziana, uno dei pochi lungo una calle che conduce alle Fondamenta Nuove. Oggi il luogo che fu uno dei centri
Il prezioso Amalfi Skizzenbuch, eredità del viaggio in Costiera del pittore tedesco, torna per la prima volta nel nostro paese. La Casa di Goethe di Roma lo espone nella mostra Disegnato con la Luce
di Cesare de Seta
Sul finire del Settecento l’area tedesca fu assai rilevante per l’arte europea: da Berlino a Monaco numerosi pittori, scultori e architetti assunsero un ruolo che ancora oggi, abbagliati dalla luce di Parigi, si fatica a vedere. Costoro erano tutti invaghiti del Sud, tutti aspiravano al sole del Mediterraneo e in particolare elessero l’Italia a loro destino. Carl Blechen (1798-1840) appartiene alla generazione successiva, a quella di Jacob Philipp Hackert - e difatti il suo sentimento del dipingere e del disegnare fu perfettamente antagonistico a quello del grande pit
A 500 anni dalla morte del Maestro una grande mostra lo celebra a Castelfranco Veneto
di Cesare de Seta
Con sincerità detesto i libroni d’arte che spesso e volentieri non giustificano lo spreco di cellulosa, la deforestazione dell’Amazzonia, l’inquinamento dovuto a inchiostro tipografico e confezione, e il prezzo, ovviamente esorbitante. Sta di fatto che questi libroni vanno, come si dice: la Phaidon e Taschen e altri giganti dell’editoria mondiale producono libroni enormi, e anche in Italia Marilena Ferrari-Fmr, Cosimo Panini, Salerno editrice e altri ancora si danno da fare. Mi chiedo chi siano gli acquirenti: macellai se ne servono come batticarne, notai per arr
Inaugurato l'Auditorium dell'archistar Oscar Niemeyer. Un progetto controverso, che ha ricevuto critiche ambientaliste. Certo, l'impatto è forte anche dal lato estetico, ma ricalca l'andamento a sbalzi della costiera amalfitana
di Cesare de Seta
Il Memorial Masieri di Frank Lloyd Wright sul Canal Grande, l’Ospedale in terraferma di Le Corbusier, il Palazzo del Cinema di Louis Kahn al Lido di Venezia sono progetti che fecero epoca non solo per la rilevanza degli autori, ma perché contro questi progetti - che avrebbero arricchito la scena dell’architettura in Italia - si scatenò un’acre polemica, in nome dei sacri principi dell’ambientalismo. Furono affondati, questi progetti, come s’usa fare nelle battaglie navali. Il progetto per l’Auditorium di Ravello ha rischiato a lungo, e pi&ugra