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ARTE

La Galleria Accademia di Torino espone ventidue dei suoi quadri, realizzati fra gli anni cinquanta e i novanta dal fondatore del movimento Forma. Come il grande scrittore, usò il metodo combinatorio e la razionalità geometrica per arrivare all'irrazionale


di Giulia Stok

Origami, navicelle spaziali, pterodattili, progetti di palazzi futuribili: questo è quel che suggeriscono al profano le tele di Achille Perilli. Sono forme geometriche che si sviluppano in assonometrie impossibili, stagliate su fondi monocromatici, spesso blu o rossi, che tagliano i volumi nello spazio (a fianco La teoria dei confitalia, 1985).   Nato nel 1927, Perilli ha attraversato il Novecento insieme ai più grandi protagonisti dell’arte contemporanea: allievo di Lionello Venturi, ha lavorato con Sottsass, Dorazio e Lucio Fontana, è stato autore, critico, sc
15 Novembre 2010

ARTE

Realista e politico prima, inquieto visionario poi: nel 2011 cade l'anniversario della nascita del pittore siciliano. In provincia di Parma la fondazione Magnani Rocca ci fa riscoprire tutte le sue anime, con una selezione ampia e di alta qualità


di Mirko Nottoli

Il 26 dicembre 1911 nasceva  a Bagheria Renato Guttuso. E mentre da più parti si stanno già preparando le celebrazioni, la Fondazione Magnani Rocca in provincia di Parma sceglie di giocare d’anticipo, inaugurando questa bella (anche se non proprio esaustiva) retrospettiva dal titolo Guttuso – Passione e realtà.    Sessantacinque le opere, tutte di elevatissimo livello, provenienti da importanti collezioni e musei internazionali (tra cui il Thyssen Bornemisza di Madrid, ma la parte del leone la fa la Collezione Pellin di Varese) che, suddivis
08 Novembre 2010

DESIGN

La mostra del MamBO, Lampi di Design, è l'omaggio che Bologna rende al suo geniale cittadino scomparso tre anni fa. Un percorso a tappe tra le creazioni di chi per primo portò l'arte negli spazi domestici e urbani, convinto che la bellezza deve essere per tutti


di Mirko Nottoli

“La produzione è il mezzo di comunicazione più efficace del nostro tempo”. Così scriveva Dino Gavina, imprenditore illuminato che partito da una piccola bottega di tappezzeria è diventato uno dei personaggi chiave del design italiano del Novecento. Dai mobili all’illuminazione all’arredo urbano, era fondamentalmente un’idea di democrazia quello che lo guidava, l’utopia di portare la bellezza ovunque, di farne un bene alla portata di tutti.   “Sappiamo che l’equilibrio psicologico dell’uomo dipende in gran p
19 Ottobre 2010

MOSTRE

Cento ritratti per cento personaggi: eroi di guerra e uomini comuni visti dagli occhi di artisti italiani e internazionali. Tra un Ingres in soggiorno romano e il Modigliani andato a scuola da Cézanne, la mostra padovana Il volto dell'Ottocento riscopre un secolo in cui la nostra arte era tutt'uno con quella del mondo


di Francesca Castellani

Correva l’anno 1911. A Firenze Ugo Ojetti, critico e storico di punta, inaugurava a Palazzo Pitti una mostra sul Ritratto italiano dalla fine del ‘500 al 1861. Ai connazionali di allora, un po’ smarriti un po’ depressi tra il chiasso futurista e l’innegabile predominio straniero emerso dalle prime Biennali, si offriva un riscatto dal provincialismo. A segnare la via d’uscita era proprio il ritratto: genere “socievole” in cui gli artisti del nostro ottocento, con l’aiuto di cotanto passato (ecco perché partire dal ‘500), erano r
13 Ottobre 2010

MOSTRE

Per la manifestazione Udine in Bianco e Nero il capoluogo friulano espone i lavori dell'incisore e dei due fotografi in centro città, a pochi metri l'uno dall'altro. Nomi d'importanza mondiale per un'organizzazione un po' provinciale


di Chiara Di Stefano

Maurits Cornelis Escher, Henri Cartier-Bresson e Helmut Newton accomunati dalla loro passione per la bicromia sono stati riuniti nella rassegna Bianco e Nero. Anche se l’iniziativa propone opere degne di una grande città europea la realizzazione non ha nulla di cosmopolita e riflette tutto il limite del provincialismo. Tutte e tre le mostre si trovano nel raggio di cinquecento metri nel centro di Udine e possono essere visitate in un pomeriggio.   La mostra di M.C. Escher si trova nella futura sede della Galleria di Arte Moderna, uno spazio accattivante, estremamente lu
13 Settembre 2010

CULTURA

Sta per concludersi la mostra cinematografica a Venezia ed è iniziato l’appuntamento con la letteratura a Mantova, mentre il prossimo weekend è diviso tra la filosofia a Modena e Pordenonelegge: i festival culturali sono diventati sempre più diffusi e di grande successo. Ma cosa si nasconde dietro la passione per i libri?


di Bruno Ballardini

C’è in Italia un fenomeno misterioso, iniziato in sordina nel secondo dopoguerra, poi cresciuto in modo abnorme, incontenibile: i festival. Nell’uso ottocentesco e francese il termine “festival” indicava una manifestazione artistica che durava più giorni o più settimane, con spettacoli regionali nazionali e internazionali.   Questo riporta a un’origine greca (non della parola, ma dell’evento), cioè all’uso di affiancare alle rappresentazioni teatrali delle feste in onore di Dioniso, con riunioni, divertimenti, incontri
10 Settembre 2010

FILM

venezia.GIFIl film, presentato a Venezia e da oggi in sala, è tutto dentro la testa di Nicola, ospite di un istituto di malattia mentale dove vive fin da piccolo assieme ai suoi fantasmi. La "colonna sonora" è quella cantilena incessante di pensieri e di parole che rende i monologhi di Ascanio Celestini toccanti ed efficaci, al teatro come al cinema. 


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Più che "ambiziosa", è davvero difficile l'operazione di Ascanio Celestini di prestare anche al cinema i suoi monologhi teatrali e televisivi mantenendo intatto non solo il suo personaggio, ma anche la scansione musicale dei suoi spartiti teatrali. Anche nel film l'attore si porta dietro l'inevitabile Pancotti Maurizio, protagonista dei monologhi e suo primo antagonista infantile tra alienità ed integrazione. Un pretesto di radicamento della lotta di classe in un mondo che dagli anni '60 continua a cambiare. Grazie all'ambientazione in un
10 Settembre 2010

FILM - SPECIALE VENEZIA 2010

venezia.GIFEra tra i titoli più attesi al Lido, Miral, trasposizione del libro autobiografico La strada dei fiori di Rula Jebreal. Il regista-pittore e suo attuale compagno ne riprende la storia, ma, preso com'è dal fare il ritratto all'amata, dimentica sullo sfondo mezzo secolo di guerre


di Andrea B. Previtera

E’ possibile abbiate sentito dire che Miral, di Julian Schnabel, è una coraggiosa pellicola filopalestinese. E’ possibile abbiate sentito dire che non è vero, che è una rappresentazione – finalmente! – imparziale del conflitto. E’ possibile abbiate sentito dire che “Miral è un piccolo fiore rosso, cresce sui bordi delle strade, ne avrete visti a migliaia”. Nei primi due casi, avete prestato orecchio a delle opinioni non propriamente analitiche. Nel terzo caso, ahivoi, avete già visto il film.   Ahivoi, ahim&eacu
09 Settembre 2010

FILM

venezia.GIFPresentato a Venezia e in sala da domani, è la nuova opera di Pablo Lorrain, vincitore del Torino Film Festival 2008 con Tony Manero. Ancora una cruda riflessione sul Cile degli anni settanta, ferito dal golpe di Pinochet. Una riprova di personalità e talento 


di Marinella Doriguzzi Bozzo

All'indimenticabile personaggio di Tony Manero, una specie di Al Pacino intisichito con l’insano desiderio di incarnare a qualsiasi costo il personaggio di John Travolta ne La febbre del sabato sera (ossia la simulazione di una finzione), subentra ora, con le sembianze dello stesso attore, il personaggio di Mario, stenografo. Altrettanto assorto in un unico pensiero, altrettanto solo, vagante in modo quasi autistico all’interno di un Cile devastato dalla politica: nel primo caso eravamo intorno al 1978, con la banda di Pinochet, mentre in questo f
02 Novembre 2010

MOSTRE

Mentre sul Lido approdano artisti e star da ogni parte del mondo, al Museo Correr il tappeto rosso è tutto per il secolare concittadino. Nelle sue tele sono le lavandaie e i commercianti a fare passerella, senza però rinunciare a quel tocco di internazionalità che da sempre contraddisgue la laguna


di Chiara Di Stefano

Dopo quasi un secolo Giacomo Favretto (1849-1887) è omaggiato di una rassegna personale nella sua città natale. La mostra propone lavori che coprono tutta la produzione artistica del maestro veneziano: nel percorso museale (funestato dalla solita pessima illuminazione che non lascia apprezzare le opere e si riflette sugli olii lucidi delle tele) si riesce a percepire in pieno la maturazione dell’artista, sovente messo a confronto con colleghi veneziani celebri come Guglielmo Ciardi ed Ettore Tito. Il lavoro di Favretto si agita tra le molte anime dell’arte italia
08 Settembre 2010

FOTOGRAFIA

Alla fine degli anni '40 il futuro maestro del cinema era fotoreporter per la rivista Look: oggi in mostra al Palazzo della Ragione di Milano 180 scatti scelti tra migliaia: immagini in cui si intuisce il fascino per l'ambiguità e quella voglia di raccontare storie che lo spingerà verso la regia


di Barbara Fässler e Giovanna Canzi

“Ho sempre pensato che un’ambiguità artistica credibile, davvero veritiera – se possiamo usare un paradosso – sia la più perfetta forma di espressione. (…) Quindi, credo che, al contrario, l’affermazione letterale, semplice, chiara sia, a suo modo, una falsità che non avrà mai il potere che ha una ambiguità perfetta”. Queste dichiarazioni, rilasciate da Stanley Kubrick durante un’intervista del 1960, ma pubblicate dal Guardian solo nel 1999, esprimono perfettamente il senso che lega tutta la sconfinata opera fo
23 Maggio 2010