• Seguici su:
FILM

Che cosa succederebbe se tutti gli immigrati sparissero di colpo? Ce lo siamo chiesti tante volte, Francesco Patierno ce lo fa vedere in Cose dell'altro mondo. Pellicola osteggiata dalla Lega ancora prima di uscire, riesce a dimostrare più che a divertire. Con Valerio Mastrandrea e il "terrunciello" in palese difficoltà con l'accento del nordest


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Nella sua Grammatica della fantasia (Einaudi, 1974) Gianni Rodari dedicava un intero capitolo al tema: ”Cosa succederrebbe se....” a suffragio dello sviluppo di ipotesi fantastiche, che tanta parte hanno in qualsiasi forma di narrazione. Domanda adottata anche dal film di Patierno, che immagina l’improvvisa scomparsa di tutti, ma proprio tutti gli stranieri in una cittadina del nord est che in origine doveva essere Treviso. Invece è poi diventata Bassano del Grappa, in seguito al veto del sindaco leghista Gian Paolo Gobbo alla concessione dei necessari permessi. Ostili
16 Settembre 2011

SCRITTORI

Con la scusa dell'uscita del suo ultimo libro, Sabato, addio, tracciamo il profilo di uno degli scrittori più interessanti della nuova letteratura italiana: quattro buone ragioni per iniziare a leggere una firma diversa da tutte le altre


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Si ripresentano gli inizi degli anni scolastici, le continuità del lavoro (o della disoccupazione), i resoconti delle vacanze, spesso postati fotograficamente su Facebook in termini di luoghi, amori, amicizie. Noi abbiamo trascorso questa fittizia immersione nell’altrove con Marco Archetti - naturalmente ad insaputa dell’autore che, intanto, chissà dov’era. E abbiamo scelto lui come compagno mentale non solo perché favorevolissimamente colpiti (e accade di rado) dal suo ultimo libro Sabato, addio (2011) ma anche perché desiderosi di capire come mai
14 Settembre 2011

FILM

I Segreti della Mente, del regista giapponese già autore dei famosi J-Horror Ring e Ring 2, mostra le vite di alcuni adolescenti, connessi fra loro dalle chatroom e dai drammi familiari. Un film contemporaneo ma non generazionale, che sacrifica alcune buone intuizioni a una trama scadente


di Marinella Doriguzzi Bozzo

“E tu che cosa ami?” chiede un ragazzo ad un altro, che gli risponde: ”La televisione; la guardo tantissimo”. ”E’ un hobby?” “No, studio e imparo la vita”. Sostituiamo la ricettività passiva della tivvù con l’interazione agita (e subita) della rete, e il tema del film è dato.   Siamo cioè dalle parti della sociologia tecnologica, non osata, purtroppo, sino in fondo, in quanto travestita da pretestuoso thriller: un gruppo di ragazzi come tanti si conosce e si riconosce in una chat esclusiva. Comincia a
06 Settembre 2011

CINEMA D'ESTATE

Verso il lontano oriente, nella fantasia o nel tempo, a trovare i vecchi amici degli anni della scuola. Anche d'estate vedere un film significa soprattutto viaggiare: e con i nostri consigli non servono nemmeno le sale aperte


di Marinella Doriguzzi Bozzo e Andrea B. Previtera

   AMICHEVOLE: Per ricordare i compagni di un tempo e per apprezzare quelli di oggi      Le ragioni dell'aragosta di Sabina Guzzanti, Italia, 2007, 100 m Un bel film su come eravamo e su come non potremo più essere: affettuoso e umile, divertente e malinconico, girato come un documentario di famiglia, e al tempo stesso del tutto inventato. Da un’immaginaria petizione di altrettanto immaginari pescatori di aragoste della Sardegna Occidentale, nasce il pretesto per riunire - dopo 15 anni - quasi tutta la compagnia del programma satirico Avanzi (Rai 3, 1
28 Luglio 2011

FILM

Il viaggio di madre e figlia in Albania per seppellire il padre/nonno si trasforma in una già vista sarabanda di luoghi comuni sulla società slava. L'autore di Balkan Bazar è l'ennesimo pretendente al trono di Fellini dell'est europa: peccato solo per le tante qualità sprecate


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Una più o meno avvenente coppia di donne, madre e figlia, dimostra sin dalla scena iniziale di non saperci fare. Stanno cercando di rimpatriare in Francia le spoglie del rispettivo padre e nonno, ma, per un disguido, la salma del defunto ha preso la strada dell’Albania. Accompagnate - non si sa bene né come né perché - da un giornalista quasi improvvisato e dal suo cameramen, approdano dopo un po’ di inutili giravolte in un paesino ai confini tra la stessa Albania e la Grecia, che è la azzeccatissima location del film.   E qui si d&agra
19 Luglio 2011

FILM

Tra scene di macelleria e combattimenti vari, Miike Takashi riesce ad infilzare qua e là qualche citazione al grande cinema asiatico e americano. Ma il suo 13 assassini è una pellicola tagliuzzata con la spada, che sacrifica all'estetica (e al citazionismo) ogni significato più profondo


di Marinella Doriguzzi Bozzo

“Voi samurai siete così presuntuosi” motteggia l’ammazzaconigli del gruppo: uno trovato nei boschi, senza tradizioni e senza onore, intento solo a roteare la fionda per colpire la selvaggina e soddisfare così il bisogno primario del cibo, sospirando per la bella amante, e fregandosene delle gerarchie e delle regole. E, in fatto di presunzione, anche il regista non scherza, visto che si propone di modernizzare il genere nippo western, teatralizzandolo fino all’estremo limite, e mettendoci, per farlo, quasi due ore e mezza. Partendo da un harakiri di protest
12 Luglio 2011

FILM

Dopo le controversie con l'attore protagonista Adrien Brody, esce finalmente nelle sale il nuovo film del più regista romano. La vicenda di Giallo-Argento è ambientata a Torino, la stessa città che ha fatto da teatro a Profondo Rosso. L'ispirazione, neanche a dirlo, non è più la stessa


di Marinella Doriguzzi Bozzo

La vita del recensore cinematografico diventa sempre più dura in tempi di calure estive. Perchè, a parte i micidiali benefici dell’aria condizionata, sugli schermi comincia a scorrere il peggio. Come quest’ultimo film di Dario Argento, che esce due anni dopo la distribuzione in home video a causa di un contenzioso con il protagonista Adrien Brody, abituato a mettere il naso dappertutto.   Siamo nuovamente a Torino, città elettiva del regista, già ben altrimenti rappresentata in Profondo rosso (1975) e in Non ho sonno (2001). Ma scordatevi le filastr
06 Luglio 2011

FILM

Nel futuro immaginato da George Nolfi per il suo film, alcuni misteriosi 'uomini col cappello' vigileranno sulle sorti degli umani. Tra questi un promesso candidato alla presidenza degli Stati Uniti (Matt Damon) che viene traviato dall'amore per una bella ballerina.


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Si vede proprio che non si sa più a che santo votarsi, perchè nel giro di poco tempo tornano di prepotenza gli dei: riesumati rispettivamente nell’ultimo libro di John Banville, Teoria degli infiniti (2011) e in questo film, tratto da un racconto di Philip Dick, esimio scrittore non solo di genere, ma noto ai più almeno per aver ispirato il celeberrimo Blade runner (1982).   Nel contempo, pare affermarsi una fantascienza di nicchia, esente da effetti ed effettoni speciali, bensì più attenta all’uomo e alla sua sorte sullo sfondo di una ambig
28 Giugno 2011

FILM

L'amore fatale fra diva sciantosa e rispettivo gorilla con passato burrascoso alle spalle. Nella sua opera da regista, William Bonahan (già sceneggiatore per Scorsese) cede alle tentazioni da cinefilo e passa in rassegna Viale del tramonto, Notting Hill, Sogni e delitti...manca giusto un po' di inventiva 


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Secondo voi, che cosa fanno nella stessa pellicola Colin Farrel e Keyra Knightley? La risposta è ovvia, ma non siamo dalle parti di Notting Hill (1999) in cui un giovane nessuno entrava nelle grazie della grande attrice assediata dalla sua stessa popolarità e braccata dai fotografi. L’accoppiata di ruoli è la stessa, ma qui passa un'ora prima che lei dica a lui, con una smorfietta Chanel ”Che cosa saresti disposto a fare per me?” e che lui, con un’aria da caciocavallo, risponda “Tutto”. Perchè là l'amore era centrale e da c
15 Giugno 2011

FILM

Il settantacinquenne cineasta greco è di ritorno con un confuso melodramma metacinematografico che attraversa mezzo secolo di storia. Appropriatamente intitolato La polvere del tempo, il secondo capitolo della trilogia sulla memoria rimanda ai famosi "mattoni" da cineforum anni settanta


di Marinella Doriguzzi Bozzo

L’ingresso di Cinecittà come una paninoteca di periferia, una voce fuori campo (segnale quasi sempre infaustissimo) che declina ovvietà da cartigli dei Baci Perugina sullo scorrere del tempo, mentre bastava citare Cioran ( “la sola funzione della memoria è di aiutarci a rimpiangere”) e si faceva miglior figura. Eppoi un regista, protagonista filmico sempre pericoloso, e l’avvio di un’altra storia di guerra e d’amore, ambientata nel 1943. Così che lo spettatore comprende da subito di doversi arrabattare su più piani par
08 Giugno 2011

FILM

Prende il titolo dalla vecchia altalena "calcinculo" il nuovo film di Danis Tanovic. L'autore di No man's land guarda alla Jugoslavia del 1991: i ritorni, le partenze e i piccoli avvenimenti che animano la quotidianità di un paesino, poco dopo che il muro è caduto, poco prima che la inizi guerra


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Finalmente una pellicola che ha una vicenda piena e compiuta da raccontare, e lo sa fare bene, con i ritmi e i dettagli giusti, riadattando un impianto classico alla realtà quotidiana di vite ordinarie, in prossimità del precipitare della Storia.     Siamo in Erzegovina, nel 1991, dopo la caduta del muro di Berlino che segnerà la fine del comunismo, preparando la Jugoslavia del dopo Tito alla guerra fratricida fra Serbi, Croati, Sloveni e Macedoni. Su una Mercedes rossa, sfolgorante di cromature, torna al villaggio nativo lo spregiudicato e maturo Divko, sin
31 Maggio 2011

FILM

Mel Gibson interpreta l'amministratore di un'azienda produttrice di giocattoli che, nel tentativo di guarire dalla depressione, delega le responsabilità a un castoro di peluche. Un soggetto originale per la Jodie Foster regista, che però non dirige con la solita partecipazione


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Jodie Foster è una brava attrice, di una bellezza affilata, intelligente e non convenzionale, e forse una ancor migliore regista, attenta indagatrice delle dinamiche affettive, nello specifico di quelle famigliari come ne Il mio piccolo genio (1991) e A casa per le vacanze (1995).   In questo suo quarto film, presentato fuori concorso al festival di Cannes, ribadisce il nucleo di interessi portati avanti da sempre, con un doppio atto di coraggio: quello di mettere in scena il connubio fra un uomo ed un pupazzo, facendoli parlare ed agire in contemporanea, e quello di
24 Maggio 2011

FILM

Applaudito e fischiato durante la proiezione del festival di Cannes in corso, The tree of life è l'opera "totale" del misticheggiante cineasta. Si parte da una famiglia americana degli anni '50 per approdare a una parentesi sulla cosmogonia: una summa di splendore e banalità che inibisce ogni tipo di giudizio


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Il Signore dà, il Signore toglie, siamo tutti solo di passaggio, eccetera, eccetera... Si potrebbe essere dalle parti della Bibbia, con il pluricitato libro di Giobbe, così come presso il vicino di casa, che si conduole con frasi fatte, imbarazzato per il nostro dolore. Ma non si tratta di fede o di agnosticismo, bensì di una sorta di panteismo naturalistico che accompagna con una mistica voce fuori campo tutta la (terribile) durata del film. Per chi non ama i reading tanto di moda, finisce per suonare come lo stridore del gesso sulla lavagna.   Perché il regi
19 Maggio 2011

FILM

Muscoloso eroe ispanoamericano, cerca vendetta contro il temibile boss della droga Torres. L'ultima fatica di Robert Rodriguez è, neanche a dirlo, un polpettone che inneggia al pulp e ai b-movies, tra fiumi di salsa di pomodoro e utensili da cucina che diventano armi mortali


di Marinella Doriguzzi Bozzo

La scritta arancione MESSICO grandeggia su una pista color sugo carne. La percorrono in macchina l’eroe del film, più butterato di un Cassano anabolizzato in Hulk (Danny Trejo) e un altro agente federale messicano, vittima designata (e la mamma, da casa, si sarà certamente dispiaciuta, dopo tanti sacrifici, di una comparsata così breve). I due sono diretti alla controversa cattura del supermafioso messicano Torres, interpretato da uno Steven Seagal ulteriormente dilatato dalla senilità, che nel frattempo gli stermina la famiglia fra un rotolar d
09 Maggio 2011

FILM

Duncan Jones, figlio di David Bowie, gira un thriller tra fantascienza e psicologia. A un capitano militare viene chiesto di entrare negli ultimi otto minuti di vita della vittima di un attentato ferroviario già avvenuto, per poter riconoscere il terrorista


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Meno male che, in tempi di sfacciati nepotismi e di delfini che si trasformano in trote, il concetto di ereditarietà dinastica inadeguata non tocca Duncan Jones, figlio quarantenne di David Bowie. Che riesce a dirigere con dignità un film dissimilissimo da quello a suo tempo interpretato dal carismatico padre (L’uomo che cadde sulla terra, 1976) e tuttavia apparentabile almeno in termini di genere, trattandosi in entrambi i casi di una fantascienza di dolente e umanissimo valore.    Le prime scene si aprono ariose su una Chigago di fotogenia ammaliante,
03 Maggio 2011