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FILM

Da oggi nelle sale italiane il secondo film di Micha Wald: Simon Koniaski è un uomo che, a quarant'anni suonati, viene scaricato dalla moglie e torna a vivere dal padre. Parenti paranoici, caricature di rabbini, caotiche cene di famiglia e rocamboleschi viaggi in macchina a completare il solito carosello di humour yiddish


di Andrea B. Previtera

Diluvi universali, schiavitù, aperture di mari, genocidi, fondazione di stati: quante ne dovranno ancora toccare al popolo di Israele prima di essere (ri)preso più seriamente dall'occhio della cinepresa? Simon Konianski, di Micha Wald, è l'ennesimo film a budget limitato che sfrutta come ingrediente vivificante una categoria già di per sè dai colori forti, saturandoli ulteriormente ad arte.   Con un sentore di figurine sostituite, parrebbe lo stesso album di Kusturica, dove nomi e costumi gitani vengono rimpiazzati da candelabri a sette braccia e slang e
09 Aprile 2010

FILM

Il regista palermitano Luca Guadagnino racconta le passioni che sconvolgono i Recchi, famiglia dell'alta borghesia lombarda. La trama è esile ma il fascino delle immagini e l'eleganza dello stile rubano la scena anche al cast.


di Andrea B. Previtera

Poi mi infilo il cappotto ed esco dalla sala il prima possibile, con addosso un’angoscia indefinita. Un’angoscia che mi ha raggiunto già con i colori delle prime inquadrature e che non ha allentato la morsa nemmeno per uno dei centoventi minuti di proiezione. Perchè qualcosa mi convince a cominciare dalla fine a parlare di questo film di Luca Guadagnino, regista e sceneggiatore di Io sono l’amore. Un film da quattro soli che si fanno tre nel momento stesso in cui le virtù premono oltre il margine dell’eccesso, fortunatamente senza rompere mai l&rsq
07 Aprile 2010

FILM

In E' complicato due coniugi divorziati si rivedono dopo dieci anni (lui si è risposato, lei ha appena conosciuto un uomo) e diventano amanti. Inizia il solito balletto di intrecci amorosi, ma la Commedia Familiare Brillante è un genere arrivato al capolinea


di Andrea B. Previtera

Esistono alcuni generi che Hollywood sembra voler tenere in vita a tutti i costi. Generi che potrebbero essere lasciati andare in vacanza almeno per qualche anno, e invece niente: accanimento terapeutico e una pettinatura all’ultima moda per non far sfigurare il malato eccellente sulle foto di copertina. Uno su tutti: la Commedia Familiare Brillante.   Quindi, non ci resta che subire E’ complicato, per la regia e la penna di quella stessa Nancy Meyers che venti (venti!) anni fa ci regalava Il Padre Della Sposa, procedendo poi quattro anni dopo a ristabilire un karma negativo c
30 Marzo 2010

FILM

Shutter Island è un thriller visionario in cui domina il sogno, l'allucinazione, il sovrannaturale. Piacerà ai fan di Twin Peaks, ma ha qualche elemento fuori posto: per esempio, la faccia da eterno bambino del protagonista


di Andrea B. Previtera

L'universo parallelo degli spot televisivi ci mette spesso di fronte a intenditori di whisky e casalinghe bendate intenti ad assaggiare, tastare morbidezze, constatare macchie - e poi stupirsi di fronte al risultato. In questo caso avrei detto: “gusto surreale... colori onirici... dialoghi senza fine... ma è David Lynch!”, e l'omino di turno avrebbe sorriso bonario rivelandomi l'etichetta: “E invece no, è Martin Scorsese”.   Shutter Island è una pellicola che, per rimanere in tema, percorre due sentieri al prezzo di uno: quello del thriller pol
12 Marzo 2010

FILM

E' stato premiato con l'Oscar al protagonista, ma Crazy Heart di Scott Cooper ricorda certi pomeriggi d'infanzia davanti a Rete 4: una miscela di buoni sentimenti e luoghi comuni, però in salsa country. Un cantante alcolizzato in bolletta, una madre single e una nuova carriera


di Andrea B. Previtera

C’erano un tempo dei pomeriggi dai colori diversi; più che sedermi mi arrampicavo su una sedia, mia madre mi portava la merenda e premeva 4 sul telecomando. Seguiva un’ora e mezza di un buonismo tanto universale e stereotipato da raggiungere in tutta la sua ovvietà anche un bambino di dieci anni: madri coraggio, chemioterapie, debiti con strozzini, poi la redenzione e il finale con sospiro di sollievo. Vent’anni dopo: Crazy Heart, e quasi sento sul palato il sapore del pane e marmellata.    Eccola ritrovata, quella miscela non-stra ordinaria di buoni s
05 Marzo 2010

FILM

Il figlio più piccolo è una sorta di commedia all'italiana, ambientata in moderni scenari, più scialbi e cattivi


di Andrea B. Previtera

Mettiamo le mani avanti: questa è una recensione di difficile stesura. Difficile, perchè forzata a gravitare intorno al brutto ed al banale, spigoli che Il figlio più piccolo non cerca di nascondere, ed anzi sottolinea, e sottolinea, e sottolinea ancora. Dunque, Pupi Avati alla regia per un uso finalmente decoroso di Christian De Sica, affiancato a Luca Zingaretti. Un accostamento che sembra riproporre nel rapporto simbiotico tra i personaggi di fantasia quello individuato negli attori veri e propri. Poi, una buona Laura Morante a completare un cast... adeguato.  &nbs
26 Febbraio 2010

Film

L'osannato Paranormal Activity di Oren Peli è un semplice prodotto amatoriale ben sostenuto dal marketing. Prosegue il filone dell'horror iper-realistico alla Blair Witch Project, ma con una differenza fondamentale


di Andrea B. Previtera

Ho una parola per Certi Altri Recensori. Un atto d’accusa. Voi siete collusi, pentitevi, confessate, tirate fuori i nomi della cupola. Perchè da qualche parte dev’essere pur iniziata questa trama massonica, questa criminosa cospirazione in grado di portare sul grande schermo una pellicola come Paranormal Activity. E non solo: di farla ascendere ad un dato misurabile successo. Paranormal Activity non è un film. E’ un prodotto che si sarebbe potuto definire semi-amatoriale sul finire degli anni ’90. Sorpresa! Siamo nel duemila e oggi l’etichetta &ldqu
15 Febbraio 2010

FILM

An education racconta la formazione e la perdizione di una ragazzina nella Londra perbenista del dopoguerra. La sceneggiatura è del grande scrittore e il film raccoglie varie candidature all'Oscar, ma la curiosità svanisce subito dopo i titoli di testa 


di Andrea B. Previtera

Che bei titoli di testa! Che piacevole colonna sonora! E questo è quanto: i primi tre minuti del film di Lone Scherfig (chi?) per la sceneggiatura di Nick Hornby (ah!) esauriscono quasi completamente il buono che c’è nella pellicola. Perchè quando il nome di spicco di un prodotto cinematografico è quello dello sceneggiatore, in questo caso l’Hornby già autore di best seller quali Febbre a 90° o Alta Fedeltà (ognuno con la sua brava trasposizione su grande schermo), c’è in genere un problema. Un problema di forzatura e di ed
09 Febbraio 2010

FILM

Tutto ruota intorno a Clooney in Tra le nuvole di Jason Reitman. Sullo sfondo della crisi americana, si trasforma da cinico tagliatore di teste in aspirante padre di famiglia


di Andrea B. Previtera

Jason Reitman, figlio d’arte dell’Ivan già padre dei leggendari acchiappafantasmi (resistiamo alla tentazione di giocare sull’intreccio di parentele), torna alla regia con Tra le nuvole dopo due buone pellicole: Thank You For Smoking (2005) e Juno (2007) – e fa fede alla sua media. Un altro buon film, robusto, piacevole.    Ecco dunque Ray Bingham (George Clooney) professionista del licenziamento in viaggio per gli Stati Uniti della nuova crisi economica. Affascinante, cinico quanto basta, edonista della collezione di miglia aeree e dell’arte di v
29 Gennaio 2010

FILM

Come sarebbe un film girato da uno stilista dell'alta moda? A single man di Tom Ford è la risposta: elegante, raffinato, impeccabile


di Andrea B. Previtera

La prima prova alla regia di Tom Ford risponde ad una di quelle domande da serata tra amici, posta così per scherzo, distrazione o fantasia: “Come sarebbe un film girato da uno stilista d’alta moda?”. Elegantissimo. Misurato. Glaciale. A Single Man, trasposizione cinematografica del libro omonimo di Christopher Isherwood, è un esercizio di stile che regala al pubblico – al di là di un messaggio profondo ma pur sempre lievemente trito – una parentesi di estraniazione dalla volgarità di tempi, forme e modi dei nostri giorni. Ford fa di o
20 Gennaio 2010

FILM

Hilary Swank e Richard Gere nel nuovo film di Mira Nair su Amelia Eahart, leggendaria aviatrice americana scomparsa in volo nel 1937


di Andrea B. Previtera

Ecco un’altra celebrazione di un eroe (un’eroina in questo caso) statunitense, scusa eccellente per raccontare anche una storia d’amore o forse viceversa. Un film che ci riporta al vecchio adagio tutto italiano del Primo e Secondo Tempo - perché il cielo di Amelia è profondamente coperto per una prima metà ai limiti dell’abbandono prematuro di sala, per poi schiarirsi tanto lievemente quanto repentinamente. Parrebbe di trovarsi di fronte al lavoro di due distinti registi, ma sulla sedia di tela troviamo la sola Mira Nair. Nessuna variabilità
05 Gennaio 2010

FILM

Sa di stantio l'ultimo film di Sergio Rubini


di Andrea B. Previtera

C’è un Cinema italiano che odora di finanziamenti Rai e, pur con alcune qualità, buoni attori e tecnici d’eccellenza, non riesce proprio a nasconderlo questo odore un po’ stantio. Che è l’odore dei passaggi tv pomeridiani e della prevedibilità di certi elementi, l’odore di una certa miscela preconfezionata di montaggio, fotografia e recitazione. Ed è anche l’odore de L’uomo nero, la decima regia di Sergio Rubini. Protagonista inevitabile lo stesso Rubini, interprete del padre in una pellicola parzialmente autobiografi
29 Dicembre 2009

FILM

E' inutile opporsi al caos: questa la morale di A serious man, ultima fatica di Ethan e Joel Coen, in cui una distruttiva serie di eventi sconvolge la vita di un matematico ebreo


di Andrea B. Previtera

“Io non ho fatto niente”, sostiene Larry Gopnik – un uomo serio, matematico di origine ebraica e protagonista dell’ultima fatica dei fratelli Coen. Lo ripeterà più volte durante lo scorrere di una pellicola che ci mostra come la totale autodeterminazione e l’assoluto abbandono all’entropia degli eventi, finiscano comunque per convergere: l’ultima fatica dei fratelli Coen è una fatica non priva di frutti (amari e parzialmente proibiti). Un cast di nomi poco altisonanti (Michael Stuhlbarg, Richard Kind, Fred Melamed, Sari Lennick &nd
14 Dicembre 2009

FILM

Ne L'uomo che fissa le capre interpreti, storia e scenari sembrano dei fratelli Coen. Ma dietro la macchina da presa non ci sono loro


di Andrea B. Previtera

L’uomo che fissa le capre, innanzitutto, non è un film dei fratelli Coen. E’ un curioso dovere, quello di iniziare una recensione con un’avvertenza da spot pubblicitario potenzialmente ingannevole, curioso ma irrinunciabile. Gridano “Coen” già prima di mettere piede in sala il titolo della pellicola, il cast (George Clooney, Jeff Bridges, Ewan McGregor, Kevin Spacey), persino l’impostazione grafica della locandina. Tuttavia L’uomo che fissa le capre non è un film dei fratelli Coen. Regista (alla prima prova sul campo) è inve
02 Dicembre 2009