• Seguici su:
MUSICA

Nell’anno peggiore per l’industria discografica, la nuova Madonna si è imposta come l’unica stella del pop mondiale. E adesso viene trionfalmente riabilitata anche dalla critica


di Massimo Balducci

Sul personaggio di Lady Gaga ci sarebbe moltissimo da dire: ma qui vorremmo parlare di musica, quindi si farà abbastanza presto. Lady Gaga ha all’attivo due dischi, The Fame (2008) e The Fame Monster (2009), ovvero 20 pezzi in tutto al netto degli extra. Il loro tema dominante è facilmente intuibile dai titoli, e ci riporta subito al peggio degli anni ’80: che peraltro, come indicato da vari altri segnali (fra cui gli ultimi sviluppi della politica italiana) stanno tornando alla grande un po’ in tutti i campi.   Ecco dunque “la nuova Madonna” &n
12 Febbraio 2010

ARTE

Una mostra a Napoli suggerisce una nuova chiave di lettura dell'arte contemporanea


di Massimo Balducci

In questo periodo, Napoli è una città dominata dal Barocco. Intanto per la mega-mostra Ritorno al Barocco: da Caravaggio a Vanvitelli, distribuita in sei differenti sedi; e quindi per la complementare Barock al Madre (Museo d’Arte contemporanea Donna Regina), dedicata appunto ai legami ed alle analogie fra l’arte barocca e quella contemporanea. Insomma dove ti volti in città è tutto uno spuntare del Barocco in forme più o meno prevedibili, e se l’esposizione principale è fin troppo completa - tanto quasi da raschiare il fondo del bari
08 Febbraio 2010

ATTUALITA'

McDonalds' lancia un panino con ingredienti tipici nostrani: una localizzazione del fast food che sta applicando in tutto il mondo. Ma solo qui è sponsorizzata dal Governo, con tanto di bollino del Ministero e foto in cucina di Luca Zaia. Alla faccia del libero mercato e dell'imparzialità delle istituzioni


di Massimo Balducci

Asiago Dop (italiano). Crema di carciofi (italiani). Carne (100% italiana). Pane all'olio extravergine di oliva dei Monti Iblei (tutto italiano). Farina (100% italiana). Insalata (100% italiana). Insomma, la purezza del panino: il McItaly - come si evince dal nome e dagli ingredienti - è una variazione nostrana sul classico tema dell’hamburger, ed è anche il nuovo prodotto di casa McDonald’s. Ovviamente lo si trova solo in Italia: fa parte infatti di una strategia di localizzazione che per la multinazionale del fast food non è certo nuova. In Grecia potete ad e
03 Febbraio 2010

INTERNET

Google sfida la Cina, togliendo i filtri al motore di ricerca. Sembra un nuovo conflitto tra l'occidente delle libertà e l'oriente dalla censura. Ma in realtà gli eserciti in campo sono altri. E, sorpresa, non è detto che i buoni siamo noi


di Massimo Balducci

In Italia ci sono 12 milioni di abbonati a internet, in Germania 23, negli Stati Uniti 79. In Cina ve ne sono attualmente 83, per un bacino complessivo di utenti stimato - e sono stime per difetto - in 384 milioni di persone: la Repubblica Popolare è dunque già oggi il più grande utilizzatore del web a livello mondiale. Ma per il web la Cina è allo stesso tempo qualcosa di simile al Diavolo: è il paese che con più tenacia (e fino ad oggi, efficienza) vi ha applicato il modello del controllo autoritario, della censura politica e del contenuto filtrato.
27 Gennaio 2010

ATTUALITA'

Il quotidiano del Papa si accorge che i testi degli U2 sono pieni di citazioni bibliche e si lancia in una sfrenata esaltazione di Bono Vox


di Massimo Balducci

Dopo un anno dominato più che altro dai bonismi nostrani - effetto collaterale del terremoto abruzzese - il 2010 si apre con il ritorno in sella del bonista per eccellenza: Bono Vox in persona, uno che frequenta da pari a pari tutti i grandi della terra (e occasionalmente, canta e scrive canzoni) ed ora incassa anche il sostegno da parte dell’organo ufficiale della Santa Sede. L’Osservatore Romano, infatti, ha pubblicato il 4 gennaio un articolo di Gaetano Vallini dal titolo "Re Davide? Una pop star": singolare definizione, opera dello stesso Bono, che riflette una
15 Gennaio 2010

DISCHI

La Ecm pubblica il Notturno del compositore svizzero, attivo nella prima metà del Novecento, e quasi sconosciuto in Italia. Almeno finora


di Massimo Balducci

In un ipotetico atlante geografico della musica, la Svizzera all’inizio del secolo scorso poteva figurare come un paese del terzo mondo circondato da superpotenze: Germania, Austria, Italia e Francia. Marginale, ma al tempo stesso vicinissimo ai luoghi che contavano (e che stavano comunque per iniziare a scannarsi l’uno con l’altro). Othmar Schoeck - nato nel 1886 in un paese sul Lago dei Quattro Cantoni - andò a sua volta in Germania per completare i suoi studi di composizione, e per la precisione da Max Reger a Lipsia, poi però fece ritorno nella neutrale Zur
14 Gennaio 2010

LIBRI

Il gesto di pigiare i tasti per Glenn Gould non era poi così importante: lo racconta uno storico libro che raccoglie le sue conversazioni con il giornalista Jonathan Cott


di Massimo Balducci

Vengono ripubblicate da Edt le Conversazioni con Glenn Gould, comparse per la prima volta su Rolling Stone nel 1974. Un’intervista che demolisce i luoghi comuni della tecnica pianistica, del rapporto con l’incisione discografica, e definisce un homo musicalis che fu fin troppo in anticipo sul suo tempo. “Non mi sono mai preso la briga di esercitarmi a lungo – ora quasi non lo faccio più – ma già allora non ero affatto schiavo dello strumento”. Si potrebbe dire che in questa frase c’è già tutto Glenn Gould, con la sua lo
22 Dicembre 2009

INTERNET

Come viene manipolata la volontà del popolo della rete


di Massimo Balducci

Premesso che la polemica contro internet andava fatta nella prima metà del decennio passato, anche la cosiddetta “democrazia digitale” ha le sue storture. E nella fattispecie, i suoi brogli: nel demenziale referendum che da domenica sera oppone i gruppi di Facebook pro-Tartaglia ai pro-Berlusconi, si è scoperto infatti che molti di questi ultimi sono farlocchi. O meglio, all’origine i gruppi erano veri, ed anche molto frequentati - centinaia di migliaia, quando non milioni di iscritti - solo che nulla avevano a che vedere con il Presidente del Consiglio, n&eacut
16 Dicembre 2009

DVD CLASSICA

Da qualche settimana esce in edicola (e nei negozi di musica, se ancora ne esistono) la collana Music&Book Gallery presentata dal noto critico d’arte. “Grande musica da guardare, grandi opere da leggere, una grande serie da collezionare”. Verifichiamo se l’esito è all’altezza dello slogan

di Massimo Balducci

Appena qualche giorno fa, in prima serata su Raitre, Daniel Barenboim ha dimostrato come sia possibile fare “divulgazione musicale” evitando gli opposti estremismi della banalità e della saccenteria - che poi tanto opposti non sono, se la saccenteria è la capacità di ricamare a vuoto sulle parole evitando accuratamente i concetti (e dunque sempre di vuoto si tratta). Ebbene, di questo secondo e più subdolo estremismo - che porta a trasformare qualsiasi argomento in un inconsistente vaniloquio - non potremmo invece trovare esempio migliore di Philippe Dav
08 Dicembre 2009

DISCHI

Vengono da Philadelphia e si sono inventati un mix perfetto tra il rock progressivo più astratto e sonorità soffici e malinconiche


di Massimo Balducci

Forse non molti hanno idea di chi siano gli Hermit Thrushes, quindi cominciamo dicendo che sono in cinque e vengono da Philadelphia. E aggiungiamo subito due coordinate - math e folk - che possono iniziare a definire la loro posizione all’interno dell’arco parlamentare. Per chi non lo sapesse, il math è un sotto (o pseudo) genere che ha attraversato gli anni Novanta parallelamente al post-rock, per poi cadere in disuso. In pratica si tratta di una frangia particolarmente massimalista ed intellettualistica del rock, dal quale si distingue soprattutto per la complessità
15 Dicembre 2009

POLITICA

Prendiamo sul serio la battuta del leghista Castelli: ecco come sarebbe la nuova bandiera italiana. E quali sarebbero le altre inevitabili conseguenze


di Massimo Balducci

Come ha fatto notare ieri il nostro ministro degli Esteri Frattini, ci sono già nove paesi europei (veramente sarebbero dieci, ma vabbè) che hanno una croce sulla bandiera (veramente lui ha detto “crocifisso”, ma vabbè) e dunque cosa ci sarebbe di strano se l'Italia diventasse il decimo o l’undicesimo? Sta bene dunque: facciamo per un momento il grosso sforzo di prendere sul serio la simpatica provocazione di Roberto Castelli, e dimenticare la valanga di insulti con cui è stata ricoperta dai suoi stessi colleghi di governo (concorderete peraltro ch
01 Dicembre 2009