• Seguici su:
LIBRI - NARRATIVA

Lorenzo, quattordici anni e un carattere difficile, si nasconde in cantina per passare una settimana completamente da solo. E' un romanzo di formazione avvincente, Io e te, che conferma le grandi doti dell'autore. E la sua tendenza a sprecarle

 


di Sandra Petrignani

Leggo Io e te di Niccolò Ammaniti e mi viene voglia di fargli molti complimenti. Penso che sia bravo, bravissimo. Mi ha tenuta avvinta per tutto il racconto, un centinaio di pagine, un racconto lungo, con la sua scrittura veloce, nitida. Mi ha commossa, divertita (più di una volta mi sono messa a ridere disturbando il gatto che mi dormiva in grembo).   Due o tre scene sono indimenticabili. Una sopra tutte le altre, una che racchiude il segreto di questo libricino e forse dell’autore Ammaniti, quando il personaggio principale, un ragazzino di quattordici anni o gi&ugra
25 Dicembre 2010

LA TV IDEALE/3

Prosegue la  serie di articoli in cui gli intellettuali immaginano la televisione del futuro. La giornalista e scrittrice Sandra Petrignani compila una lista di desideri indirizzata a chi riformerà i palinsesti, elencando tutto ciò che le piacerebbe vedere (e non vedere più) sul piccolo schermo 


di Sandra Petrignani

Vedo poco la tv. Quando capito su vecchi spezzoni della televisione che vedevo da piccola o da giovane (metti Studio Uno ecc.) m’incanto a guardarla. Vuol dire che voglio programmi vecchi? In ogni caso non so immaginare una tv del futuro che potrebbe piacermi, non è il mio compito. So quel che non mi piace: l’uso politico della tv (anche quando propugna idee che potrei condividere), quando viene occupata da gente che, autoeleggendosi migliore degli altri, ne fa tribuna del proprio ego dichiarando (e autoconvincendosi) di impegnarsi per il Bene Nazionale.   Dalla t
19 Novembre 2010

LIBRI

Kim Thùy, che è nata a Saigon e ora vive a Montréal, racconta in modo delicato e impressionista il viaggio dei profughi perseguitati dai vietcong. Riva, suo romanzo d'esordio, ha avuto grande successo in Canada e in Francia


di Sandra Petrignani

"Il signor An mi ha insegnato le sfumature", scrive Kim Thúy nel suo primo romanzo, Riva,  il cui titolo originale è Ru, una parola che in vietnamita vuol dire “ninnananna” e in francese “piccolo fiume”: in un modo o nell’altro, parole che cullano. La riva è però anche l’approdo, la salvezza, per chi come la protagonista di questo romanzo si è imbarcata, da piccola, con la famiglia verso l’ignoto, per sfuggire al dolore, alla povertà, alle persecuzioni dei Viet Cong vittoriosi dopo la caduta
27 Settembre 2010

CONCERTI

I monaci suoi compagni di meditazione lo chiamano il "silenzioso". E ci volevano delle profanissime questioni di portafoglio per convincere il cantautore canadese a rompere il suo voto e a tornare in tour dopo più di dieci anni. Lo abbiamo visto a Firenze, nella sua unica apparizione italiana


di Sandra Petrignani

Tanti anni fa, nei primi anni settanta, a Roma, un professore di letteratura inglese molto amato dagli studenti, Agostino Lombardo, aveva avuto l’idea di invitare all’Università la Sapienza un oscuro poeta canadese, che allora viveva in un’isola greca, Hydra. Non sapeva, il professore, che quel poeta, un ancora giovane Leonard Cohen, era noto agli studenti come autore di una canzone che era già cult, Suzanne, e l’Aula Magna di Lettere si riempì come un uovo. Ero seduta in uno dei primi banchi centrali quel giorno, vedevo Leonard Cohen a distanza rav
03 Settembre 2010

MUSEI - WEEKEND

Altro che architettura prepotente che mortifica le opere: alla prova dei fatti il Museo d'arte del XXI secolo progettato da Zaha Hadid a Roma si svela in tutta la sua avvolgente accoglienza. Pareti che appaiono e scompaiono, mega installazioni e piccoli quadri, giochi di luce ed effetti sonori. Perché l'arte contemporanea è intelligente, innovativa, e soprattutto divertente


di Sandra Petrignani

Avevo visto il Maxxi il giorno dell'inaugurazione nel novembre dello scorso anno, quando era ancora vuoto. Si poteva ammirarne la movimentata architettura, l'intreccio vertiginoso delle scale, le grandi vetrate sul quartiere militaresco accanto a piazza Mancini, tutto caserme e fabbriche, palazzoni squadrati con una loro severa eleganza. Il Maxxi, Museo nazionale delle Arti del XXI secolo (come si chiamerà nel 2100…?), gigantesco corpo altrettanto squadrato, ma appoggiato sghembo, inclinato come non riuscisse a trovare la posizione giusta, domina improvviso gli angoli delle strad
05 Giugno 2010

SPECIALE LIBRI

La famosa madeleine non è il modo per ritrovare il passato ma il micidiale mezzo per sapere che nulla torna. E' la razionalistica e pessimistica interpretazione che Massimiliano Parente fa della Recherche: opera in cui domina la consapevolezza della morte o, come dice il titolo, L'evidenza della cosa terribile


di Sandra Petrignani

Sono due i punti di forza del saggio di Massimiliano Parente su Proust, L’evidenza della cosa terribile, bello perché stabilisce un inesorabile corpo a corpo con il testo e dunque è documentato e convincente. Primo punto: la Recherche è un’opera interamente scritta dalla parte della morte. Secondo punto: è la prima opera d’arte darwinista.   Darwin e morte s’incontrano nella completa esclusione di un creazionismo consolatorio. Proust, secondo Parente, applica alla visione delle cose e alla scrittura un metodo darwiniano evoluzionista, r
14 Maggio 2010

CULTURA

Parenti e amici salutano oggi la Vighy, scomparsa pochi giorni fa, subito dopo l'uscita del suo Scendo. Buon proseguimento


di Sandra Petrignani

"Non fate troppi pettegolezzi" lasciò scritto Cesare Pavese prima di uscire di scena suicidandosi. Di fronte alla morte, per lunga e dolorosa malattia, di Cesarina Vighy, mi viene da pensare a quella richiesta, un po’ ironica, un po’ affettuosamente esigente. Come evitare che il commiato dei vivi si trasformi in pettegolezzo, in commiserazione, persino in sollievo di non condividere un destino altrettanto duro?    Cercherò dunque di attenermi alle pagine che Cesarina ha scritto, pur sapendo di non poterne eludere, proprio partendo dai suoi libri, l
05 Maggio 2010

WEEKEND - LIBRI


di Sandra Petrignani

Il popolo avanza fissando il futuro, discutendo, le mani aperte o chiuse a pugno, ma soprattutto aperte con i palmi rivolti al cielo come chi è finalmente pronto a ricevere, dopo aver sempre dato. E’ il proletariato in marcia, il Quarto stato, come s’intitola il quadro che, meglio di ogni altro, rappresenta un momento storico carico di speranza. Giuseppe Pellizza da Volpedo ci aveva lavorato un intero decennio per arrivare, nel 1901, alla rotondità iconica di un’immagine-simbolo. Aveva trentatré anni, era un artista già noto, colto e inserito nel
23 Gennaio 2010

WEEKEND - LETTERATURA

Esiste, al di là di antiquati pregiudizi, uno specifico femminile in letteratura? L'indagine di una scrittrice


di Sandra Petrignani

L’argomento si ripropone regolarmente: esiste una letteratura femminile? Ha senso dividere la letteratura, al di là di un elemento brutalmente sociologico legato al sesso degli autori, in maschile e femminile? Non sarà che continuando a distinguere le due categorie si finisce per ghettizzare i libri scritti da donne? Capita che mi trovi a cena con un amico autore di saggi ammirevoli, Massimo Onofri, critico militante capace di severità inaudita, docente universitario, firma fissa dell’Avvenire, e poi collaboratore della Stampa, L’Indice, Nuovi Argomenti,
08 Gennaio 2010

IL RICORDO - CULTURA

Il giornalista e scrittore è scomparso ieri. Un ricordo personale


di Sandra Petrignani

Lo chiamavamo Ben e una volta gli dissi che gli stava benissimo quel nome: “ben placido” era il suo ritratto. Lui, che amava le astuzie del linguaggio, rise in quel suo modo anglosassone, discreto e ironico. Una presenza gentile, relazioni con gli amici prudenti e affettuose, una straordinaria mente che sapeva essere al contempo aspra e garbata. Oggi penso a lui come a tutto questo messo insieme e, ancor di più, come a ciò che tutto questo riassume: l’incarnazione dell’eleganza intellettuale; oggi che Beniamino non c’è più e si pu&ograv
07 Gennaio 2010

LIBRI

Non voleva che la sua ultima bozza di romanzo fosse pubblicata. Ora che è uscita per Adelphi, la recensisce per noi chi l'aveva già sfogliata inedita, tra le mani del figlio dello scrittore


di Sandra Petrignani

Era la fine d’ottobre del 1989, presi un aereo per Losanna e un treno fino a Montreux, dove dovevo incontrare Dmitri Nabokov, unico figlio dello scrittore che avevo amato forse più di ogni altro fino a quel momento. Al Palace Hotel (dove avevo fatto in modo di prenotare una stanza) viveva ancora Vera, l’amatissima moglie di Vladimir Nabokov. Nel ’61, data del loro ritorno in Europa dagli Usa, avevano scelto, ma sarebbe più giusto dire Vladimir aveva scelto, di non avere casa, ma vivere per sempre in albergo. Ricordo l’emozione, affacciandomi sul lago Lema
31 Dicembre 2009

SPECIALE VIOLENZA SULLE DONNE

Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ecco che cosa c'è dietro la cultura della sopraffazione


di Sandra Petrignani

Il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, non è una data scelta a caso. E’ stata istituita nel 1999 con una risoluzione dell’Onu prendendo a emblema una giornata luttuosa del 1960, quando nella Repubblica Dominicana vennero assassinate le tre sorelle Mirabal, ree di essersi impegnate politicamente contro l’allora dittatore Trujillo. Ma quanto a date emblematiche, a distanza di un decennio, ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta. Così come alla causa non mancano grandiose eroine. La giornalista Anna Politkovskaya, paladina de
25 Novembre 2009