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ARTE CONTEMPORANEA

Il progetto della vita di Plamen Dejanoff si chiama The Bronze House e vuole riunire urbanistica, architettura e scultura nella costruzione di un edificio di oltre 600 metri quadri. Prima di trovare sede nella cittadina di Veliko Tarnovo verrà esposto museo per museo intorno al mondo. L'abbiamo visto al MamBO di Bologna e l'impressione è quella di una grande campagna marketing


di Mirko Nottoli

Perplessità. Potrebbe essere questa la parola che meglio descrive la sensazione che si prova visitando la personale di Plamen Dejanoff allestita al Mambo di Bologna. The Bronze House si intitola, come la colossale opera che ci accoglie nella grande sala delle Ciminiere del Museo: una vera e propria casa costruita con dei moduli di bronzo assemblabili all’infinito.   Approfondendo la questione, incuriositi da un concetto che non si riesce ad afferrare nell’immediato, veniamo a conoscenza di un progetto ambizioso - per quanto non nuovo, quantomeno nelle finalità -
16 Luglio 2012

LIBRI - NARRATIVA

Una delle letture da spiaggia del 2012 ci arriva direttamente dal Medioevo. S'intitola Predizione pantagruelica per l’anno perpetuo ed è firmata proprio dal papà di Gargantua: lo "zodiaco" letto da chi ha dato luce a un intero firmamento letterario, da Gadda a Joyce. Ecco perchè vale la pena di leggerlo ancora.


di Stefano Nicosia

Ho controllato su Google: di risultati per oroscopo estate 2012 ce n’è qualche milione. In cosa differisca dagli oroscopi propinatici a gennaio sull’intero anno, e poi con scadenze mensili, settimanali e giornaliere (insieme alla smorfia di gatti neri, scale e sali sparsi), lascio decidere agli appassionati di astrologia. Per tagliare la testa al toro (ehi, no, non il segno zodiacale...) c’è un veloce rimedio: affidarsi a Rabelais.   L’oroscopo è il cibo da spiaggia per chi ama leggere le stelle stando al sole, e guarda caso questo libretto de
12 Luglio 2012

TEATRO

Contro la forma gaberiana del teatro-canzone si infrangono le più belle promesse e realtà contemporanee. Non fa eccezione, purtroppo, Morir sì giovane e in andropausa, un allestimento di Scena Verticale che Gaber non lo cita se non implicitamente: una satira 'cantata' sulla gioventù che non morde


di Igor Vazzaz

È inutile girarci intorno: se c’è uno scoglio contro il quale la scena italiana contemporanea finisce puntualmente per infrangersi è quello del teatro canzone. Imbarazzante, ormai, doverlo rimarcare, ripetere, ché sembra d’ergersi a caronteschi guardiani del repertorio, dell’esistente, del consolidato, cosa che, lo assicuriamo, è in toto aliena dalle nostre intenzioni e di critici e di appassionati: con la medesima e rassegnata onestà, dobbiamo però ammettere papale papale che, in dieci anni di riprese, omaggi e tributi, la qua
11 Luglio 2012

FILM

Incrociando due tendenze stagionali, quella dei film tratti da una pièce da un lato e quella della commedia francese dall'altro, Alexandre La Patellière esce nelle sale estive con Cena fra amici, in originale Prènom. Una "tavolata" discute su come battezzare un nascituro, in uno scambio di battute vivace che fugge la trappola del cinema teatrale 


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Sostiene Ambrose Bierce nel suo Dizionario del diavolo che un bambino viene bagnato durante il battesimo perché il nome gli resti appiccicato. Dopo aver ricevuto l'annuncio di nascita di due nuovi, ignari e italianissimi infanti - rispettivamente Haraan e Bélisse - auspichiamo che l'acqua possa anche sortire il beneficio opposto... In ogni caso, abbiamo deciso di propugnare ad oltranza una legge che consenta agli sfregiati di scegliersi il nome che più loro aggraderà, a partire dal compimento del diciottesimo anno.   Nel contempo, consigliamo agli artefici d
09 Luglio 2012

LIBRI - NARRATIVA

"Uno scrittore prestato al tennis" secondo Italo Calvino, un "dottor Divago" per il suo compagno di telecronache Rino Tommasi. Gianni Clerici, da tempo aristocratica voce narrante delle partite su terra rossa e prati, parla di opposizione al Fascismo e alla prigionia nel suo nuovo Australia Felix. Con il solito tocco (fin troppo) leggero


di Giuseppe De Marco

“Se leggete Clerici non saprete mai quello che è successo ma lui vi dirà perché”. Così Rino Tommasi sintetizza il meraviglioso mondo del “vecchio scriba” del tennis, con il quale ha formato per anni un insuperato duo di commentatori tv la cui fama e popolarità ha letteralmente varcato gli oceani, tanto da scomodare il prestigioso New York Times, che anni fa dedicò loro un pezzo divertito e celebrativo.   Chiunque avesse avuto la fortuna di vedersi riconosciuto come uno dei più apprezzati commentatori sportivi in circ
06 Luglio 2012

LIBRI - NARRATIVA

Siciliana trapiantata a Milano, Natalia Milazzo torna sul sempreverde tema del derby d'Italia tra settentrionali e meridionali. In Cannoli e Polenta ritroviamo i difetti e le differenze che ci dividono, fino a scoprire che sopra e sotto il Po sono diversi anche i "fusi orari"


di Gaetano Farina

Uno spassoso esercizio con connotati antropologici quello di Natalia Milazzo, mezza siciliana (d’origine, come immediatamente testimoniato dal cognome) e mezza meneghina (per motivi lavorativi), che descrive in modo temerario, ironico e in certi casi simpaticamente velenoso, i difetti di Nord e Sud, sulla scia degli ultimi film che hanno sfruttato la contrapposizione (non-violenta) fra le due culture per far cassa.   Già autrice del saggio umoristico Siciliani – figlio di un dio maggiore, la giornalista di stanza a Milano racconta, in 250 pagine, storie lontane e vicin
05 Luglio 2012

TEATRO

Contro una crisi che è economica e culturale, aggravata dal recente sisma che ha funestato tutta l'Emilia, lo Scena Contemporanea Festival organizzato dalla Regione si è sistemato nel solo Teatro delle Passioni di Modena: lì ha continuato la sua missione di scoprire nuovi linguaggi e fare da punto d'incontro per una comunità ancora spaventata


di Nicola Arrigoni

"E’ stato un festival di resistenza sia dal punto di vista culturale, economico, ma soprattutto umano e sociale". Così Pietro Valenti ha definito l’ottava edizione di Vie, il festival della scena contemporanea promosso da Fondazione Emilia Romagna Teatro: un festival in cui l’atmosfera angosciante per il terremoto che ha appena colpito l’Emilia era ancora avvertibile e non solo perché il programma è stato ridotto per essere portato in un unico luogo.    Nell’impossibilità di utilizzare non solo le sedi Storchi e quel
04 Luglio 2012

FILM

Il Cammino per Santiago è tra gli itinerari spirituali più gettonati al mondo: per il protagonista del nuovo film di Emilio Estevez, figlio d'arte di Charlie Sheen, è la penosa distanza da percorrere per ritrovare il corpo del figlio, disperso da qualche parte sui Pirenei. Una ricerca esistenziale e interminabile, persino per lo spettatore


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Ci sono i figli d'arte, i figli di papà, i figli di nessuno, quelli di buona donna... Nella fattispecie, nulla sappiamo della madre del regista-attore-sceneggiatore Emilio Estevez, mentre il padre è il celebre Martin Sheen, qui protagonista della pellicola e quindi, per la proprietà transitiva, anche babbo d'arte.   Pellicola che è altresì dedicata al nonno Estevez, e dunque rappresenta un affare di famiglia addirittura doppio, perchè il film è imperniato su un oftalmologo americano che, giunto nell'età in cui l'unico viaggio possibi
02 Luglio 2012

LIBRI - NARRATIVA

Dal momento che, come specifica il sottotitolo, si tratta di "Opere postume di autore ancora in vita" è al lettore che tocca scoprire le influenze, gli studi e il percorso di questo scrittore italiano, che ha smesso di scrivere ma ha ancora racconti da farci leggere, come quelli raccolti in Sinapsi


di Stefano Nicosia

Ora, a me non va per nulla di parlarvi di questo libro. Dovreste, molto semplicemente, comprarlo, perché è uno dei migliori libri italiani di racconti (ventidue) in circolazione. Ma non ho alcuna voglia di farvi venire pian piano l’acquolina in bocca per questo autore poco più che quarantenne, ex cannibale e ora scrittore postumo – categoria che sarebbe piaciuta immensamente a Giorgio Manganelli. Ben inteso, Galiazzo è ancora in vita, ma ci parla dai suoi cassetti polverosamente inediti, dai fogli volanti di riviste sgangherate e forse mai esistite, come
29 Giugno 2012

TEATRO

Realizzare un allestimento tratto dal capolavoro dell'autore boemo, Il Castello, significa piegare non solo la sceneggiatura ma anche la stessa scena alle esigenze del testo. Così ha fatto Giorgio Barbiero Corsetti, che firma la regia di questo trittico dove lo spettatore vive lo stesso smarrimento dell'agrimensore K


di Cristina Geninazzi

Non è semplicemente uno spettacolo itinerante, quello che offre la regia di Giorgio Barberio Corsetti nella sua ultima produzione, ispirata all’ambiziosa opera di Franz Kafka Il Castello, bensì un viaggio tortuoso e destabilizzante che permette allo spettatore di sperimentare la frustrazione e lo smarrimento del protagonista, l’agrimensore K.   Giunto in una terra straniera per compiere il lavoro che gli è stato commissionato, il povero signor K , scopre, in un clima di reticente diffidenza, che la sua venuta con ogni probabilità è stata cau
28 Giugno 2012

LIBRI - SAGGISTICA

Le Future Umanità a cui lo studioso Yves Citton dedica il suo saggio coincidono con il destino degli studi umanistici: in regime di capitalismo delle conoscenze, per lo Stato Sociale del "cognitariato", l'unica possibilità di riscatto sta nella capacità di interpretare e decostruire i significati che arrivano dall'alto


di Mario Minarda

Guardando alla resa in lingua italiana del titolo del libro di Yves Citton (nella splendida traduzione di Isabella Mattazzi) non si può non pensare, abbandonandosi magari a qualche sorriso nostalgico, al sintagma finale di un noto canto internazionalista di sano auspicio per le sorti dell’umanità intera. Se in quel testo però si cantava l’utopia di una giustizia più equa, sogno della classe operaia, il testo saggistico di Citton, chiamando "cognitariato" il nuovo ceto sociale urbano, aggiorna in chiave attuale alcuni nodi nevralgici della nostr
27 Giugno 2012

FILM

Brody, protagonista e produttore del film, interpreta un insegnante alle prese con una classe di irrecuperabili e con una giovanissima prostituta che ospita in casa. Visto il tema, in Detachment disillusione e retorica sono dietro l'angolo: ma tra i vari inciampi la regia di Tony Kaye riesce a imprimere una cifra personale


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Un film che per imperscrutabili vie riesce in modo sconcertante a raccontare non tanto la banalità del male, quanto la nausea del cuore a fronte della possibile inutilità del bene. E lo sconcerto nasce dall'accumulo di storie, personaggi e mezzi risaputi, alcuni dei quali in grado di stroncare qualsiasi pellicola. Siamo in una scuolaccia pubblica americana,in cui allievi adolescenti e insegnanti consunti sembrano votati alle collisioni reciproche come ai naufragi individuali. La storia è testimoniata in prima persona da un magnifico Adrien Brody che, con quell'aria sghe
26 Giugno 2012

FILM

Martedì nelle sale il film biografico sul grande cantante reggae, diretto da Kevin MacDonald (già regista de l'Ultimo Re di Scozia). Dall'infanzia poverissima in Giamaica ai palchi di tutto il mondo, la parabola del mito gli aspetti umani di una personalità complessa, ricomposta attraverso le voci delle (tante) mogli e dei (tantissimi) figli.


di Sandra Petrignani

La biografia è un genere difficile sia in letteratura sia al cinema. Non basta avere fra le mani una vita avvincente. Innanzitutto, come in un romanzo, bisogna saper raccontare le storie e poi fare buon uso dei testimoni, sistemare al posto giusto gli snodi fondamentali, dare rilievo a fatti secondari, a dettagli che svelano il segreto di un destino. Bisogna che il protagonista riviva la sua esperienza, il suo tragitto come nella realtà, ma in modo conciso, essenziale. Il ritratto alla fine deve essere somigliante, ma anche mostrarsi chiaramente come il frutto di un’interpr
25 Giugno 2012

LIBRI - NARRATIVA

Un Gesù tutto musica e marijuana e un Padreterno in vacanza sono i protagonisti del nuovo romanzo dello scozzese John Niven, A volte ritorno. Da uno spunto non inedito, una storia buonista e un poco manichea che però, incredibilmente, funziona. Un miracolo?


di Giuseppe De Marco

Prendiamo, diciamo, un Kurt Cobain dei tempi andati. Mettiamogli uno sguardo magnetico e accattivante al posto di quello appannato dalle droghe e un bel sorriso smagliante. Diamo una pulita ai capelli ma lasciamo il look hippy/grunge. Miglioriamo infine (di parecchio) le doti vocali e la dimestichezza con la chitarra. E abbiamo il personaggio.   Adesso dobbiamo solo inserirlo nel contesto giusto. Per esempio un bell’X Factor americano, solo moltiplicato per mille in termini di squallore iper commerciale, nonché di audience e annesse folle in delirio. Ora seguiamo lo strabili
21 Giugno 2012

TEATRO

Claudio Morganti rilegge liberamente il Woyzeck di Büchner, lo chiama Wozzeck e si mette in scena da solo a dialogare con le sagome proiettate sul telo: un curioso esempio di metateatro espressionista, dove le 'tenebre' sono anche quelle esistenziali


di Nicola Arrigoni

In quelle ombre che agiscono la storia d’amore, gelosia e passione del soldato Woyzeck c’è lo scontento di un mondo, c’è un desiderio che dura fino alla morte: c’è soprattutto la professione di fede di un artista nei confronti del teatro. Un teatro che alluda e sia poesia, un teatro che non dica tutto ma suggerisca la possibilità di mondi altri da condividere con lo sguardo autorale dello spettatore.    Questo è Ombre -Wozzeck di Claudio Morganti, libera rilettura del Woyzeck di Büchner per attore solo e ombre qui a
20 Giugno 2012