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FILM

In Tutti i nostri desideri il regista francese, già autore di Welcome, affronta i drammi della malattia di e della crisi economica con il personaggio di Claire, il magistrato affetto da tumore al cervello. Una film "in punta di piedi", tratto dal libro Vite che non sono la mia di Emmanuel Carrère


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Non ci sono più le fiabe di una volta: quelle moderne ricalcano la realtà, smarginandone appena il perimetro lungo i confini dell'improbabile, e la smettono di terminare con il classico "...e vissero tutti felici e contenti", tanto non ci crede più nessuno. Anche i desideri sono mutati, e mescolano le eterne aspirazioni dell'uomo con le improrogabili esigenze del superfluo quotidiano, come già Epicuro, nel IV secolo avanti Cristo, concisamente annotava: "Dei desideri alcuni sono naturali e necessari, altri naturali e non necessari,altri n&eg
15 Maggio 2012

LIBRI

"Quasi un altro libro" secondo Giulio Mozzi quello che viene ripubblicato oggi dai tipi di Laurana con due racconti in più e uno in meno rispetto alla prima edizione (Einaudi 1996). L'ispirazione di fondo però resta la stessa, quel senso di mancanza che muove i personaggi alla ricerca di un traguardo, che si tratti di Dio o dell'Apocalisse 


di Stefano Nicosia

Ricompare in libreria La felicità terrena di Giulio Mozzi, anzi no. La raccolta di racconti uscita per Einaudi nel 1996 viene ripubblicata adesso con due racconti in più – Verde e oro e Gilda T. – e con uno in meno, Migrazione, e con uno scritto di Carlo Dalcielo: insomma per lo stesso Mozzi è "quasi un altro libro".   Si ricostituisce così, nella collana ‘Rimmel’ di Laurana, la coppia con Il male naturale (Mondadori 1998; Laurana 2011) e quel "grumo narrativo" che si era modellato intorno a due idee fondanti: la ric
10 Maggio 2012

LIBRI - TEATRO

Al fondatore del Piccolo di Milano e socio di Giorgio Strehler è dedicata questa Biografia tra teatro, cultura e società scritta dall'allievo Carlo Fontana: non solo il lavoro sul palcoscenico ma anche la forte concezione politica di un'arte democratica e di una ribalta che fosse davvero per tutti


di Nicola Arrigoni

"Il teatro è per me come l’acqua per i pesci". Basterebbe questa citazione per definire cosa abbia rappresentato per Paolo Grassi il lavoro di scena: un vero e proprio ossigeno della sua attività culturale e politica, la lente attraverso cui leggeva e si sforzò di riformare il mondo. Se poi si aggiunge un’altra citazione di colui che fu fondatore del Piccolo di Milano insieme a Giorgio Strehler, la spinta sociale della filosofia di Grassi viene fuori a chiare lettere: "Il teatro è un diritto e un dovere per tutti. La citt&ag
09 Maggio 2012

MUSICA POP

Appena annuciate tre nuove date che il prossimo ottobre li riporteranno in Italia, torniamo sull'ultima fatica della band americana che più di tutte si diverte a smontare e rimontare il folk-rock. Dopo due precedessori forse anche troppo "perfettini", The Whole Love riscopre il gusto dell'imprevisto e dell'inaspettato


di Marco Montanaro

La perfezione è a volte terribile, molto spesso sospetta. I Wilco: un gruppo che ha passato più di metà carriera a smontare e poi rimontare il folk americano. Dunque ben al riparo dalla perfezione, col frontman Jeff Tweedy che preso a lottare col cliché (nel suo caso infondato) del rocker maledetto e intanto spezzettava la forma canzone e quello che solitamente chiamiamo melodia attingendo al noise, all’elettronica tedesca e in generale a tutta la storia del rock.   Così, dopo i capolavori dell’inesattezza e della destruttuazione Yankee Hote
08 Maggio 2012

RIVISTE

Si chiama Rrose come Rrose Selavy, l'alter ego femminile di Marcel Duchamp alla cui arte la nuova testata diretta da Massimo De Nardo si ispira, nell'intento di "mandare in frantumi la banalità del linguaggio". Una scommessa coraggiosa, rigorosamente su carta


di Giuseppe Grattacaso

Impresa gravosa, irta di difficoltà, in qualche misura estranea allo spirito dei tempi, appare la progettazione, la realizzazione, la pubblicazione di quelle riviste che siamo costretti oggi a definire cartacee, visto che il mondo brulica di periodici, ma diffusi per la maggior parte attraverso il mezzo della rete virtuale.   Nulla di male che articoli e riflessioni viaggino online, visto che le idee sono per definizione appunto virtuali. L'importante è poi in fondo che lascino qualche traccia nelle nostre vite, che abbiano modo di arrivare, non importa quale sia il canale,
07 Maggio 2012

TEATRO

Nessuna "vera" storia eppure migliaia di significati, uno per ogni spettatore. L'Einstein on the beach che Robert Wilson e l'autore delle musiche Philip Glass stanno portando in giro per il mondo, si ripropone alle scene in un allestimento imponente. Cinque ore di spettacolo e trentasei anni di Storia del teatro in un'unica sera


di Anna Colafiglio

"Che 'significato' potesse o dovesse avere l'Einstein on the Beach, non importava affatto. L'opera iniziava con un treno del XIX secolo e terminava con un'astronave del XX secolo, ed era un fuoco di fila di immagini, movimenti, parole, musica, a cui si aggiungevano le fantasie degli spettatori stessi". Philip Glass parla al passato, ma che l'Einstein sia arrivato indenne attraverso trentasei anni di storia, appare un fatto indiscutibile; e che lo spettacolo mantenga, tutt'oggi, la sua carica dirompente e altra, rispetto a quello che è il panorama teatrale di oggi e di ieri, &e
04 Maggio 2012

LIBRI

Storia di un'amicizia, qualche gelato e molti fiori, scritto a quattro mani dai giovani fondatori della famosa catena, Federico Grom e Guido Martinetti, è insieme il racconto di un'idea vincente e una lezione di buona imprenditoria. Negli ultimi tempi, merce rara.


di Marinella Doriguzzi Bozzo

I gelati non mi appassionano in modo particolare, anche se quelli dell’azienda Grom sono eccellenti. E nemmeno ci commuove la tanto strombazzata venustà dei due proprietari:certo, una fisicità attraente aiuta, ma deve essere stucchevole sentirsi rivolgere continui apprezzamenti estetici mentre si è ancora bagnati del sudore di una piramide costruita a mani nude: come se la forma ingoiasse il contenuto, mentre è sempre quest’ultimo che aggiunge senso alla forma.   Invece apprezziamo le storie che partono ambiziose e sommesse, con tutte le speranze al
03 Maggio 2012

MUSICA JAZZ

E' dedicato all'artista dell'action painting, che aveva fatto della pittura un'improvvisazione, questo progetto di due musicisti italiani, Marco Testoni e Nicola Alesini. Un collage sonoro che evita le banalità delle sperimentazioni più inascoltabili


di Marco Buttafuoco

In origine furono gli steel drums, metallofoni “melodici”, che gli abitanti di Trinidad e Tobago costruivano da vecchi fusti. Erano e sono la colonna sonora del carnevale di quel frammento di Caraibi. Si diffusero nel resto del mondo a partire dalla seconda guerra mondiale, quando le flotte militari americane usavano le isole di quel mare come base. Oggi la tecnologia e la creatività dei musicisti hanno rielaborato quelle sonorità esotiche. In Germania, ad esempio, è stato costruito il Caisa, che è un tamburo convesso, a differenza dei suoi concavi anten
02 Maggio 2012

FILM

Il film del poliedrico Lech Majewski, I colori della passione, ruota intorno all'opera del pittore fiammingo Pieter Bruegel 'il Vecchio'. Alle sue visioni si sovrappongono il punto di vista del committente e quello degli stessi protagonisti del dipinto La salita al calvario. Mai come in questo caso, un film da...vedere 


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Vienna, Kunsthistorisches Museum: La salita al Calvario di Pieter Bruegel il Vecchio (1564) è esposta accanto alla Grande torre di Babele (1563). Tra i due quadri un solo anno di differenza, eppure La salita al Calvario già comincia a lasciare dietro di sè lo spirito ora umile e giocoso, ora boschianamente allucinato e retorico del grande fiammingo, per preludere alla allegoria disperata de I ciechi, sua ultima opera (1568).    Ne La salita al Calvario, solo il gruppo di Maria e delle pie donne in basso sulla destra indossa gli abiti dell'iconografia. Il res
30 Aprile 2012

LIBRI - NARRATIVA

A ventisei anni dalla tragedia della centrale, Il ciclista di Cernobyl dello spagnolo Javier Sebastiàn torna sul luogo del delitto, a Pripjat’. Protagonista il fisico Vasilij Nesterenko, che ha realmente diretto l'istituto per l'Energia atomica russa. Un romanzo che insegna il valore della lentezza, nella vita come nella lettura


di Stefano Nicosia

Se cercaste Cernobyl su un atlante, la trovereste quasi sul confine tra Ucraina e Bielorussia. Chi è nato prima degli anni Ottanta si ricorderà le carte dei telegiornali nei servizi sul disastro, la sagoma stilizzata della centrale, le fotografie grigie di nuvolaglia bassa, con le torri a fasce rosse sullo sfondo. Se oggi entraste nella vicina Pripjat’, negli edifici abbandonati, senza più le porte, le piante tra i mattoni, trovereste ancora gli oggetti cristallizzati in un’attesa che non verrà ricompensata. Quasi nessuno è più tornato in q
27 Aprile 2012

FILM

Lo sberleffo di un genio che la storia del cinema ha già passato agli annali o l'ennesima riprova che i tempi d'oro di Manhattan, Io e Annie (ma anche Matchpoint) sono ormai un lontano ricordo? Un'ipotetica coppia di spettatori dialoga e si confronta sull'ultima, affollatissima fatica del regista newyorkese, To Rome with love


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Lei: Ma ti rendi conto che ormai andare a vedere Woody Allen sta diventando una sorta di triste rituale prossimo al necrologio anticipato, fra delusioni e rimpianti? Tutte le volte sperando di ritrovare almeno qualcuno degli elementi che ce l'hanno reso caro, o magari degli spunti diversi, ma comunque suoi? Che poi - a parte l'eccezione di Midnight in Paris con una ideuccia golosa che comunque non bastava ad animare la raccolta di cartoline - sempre più spesso ci si ritrova di fronte a location famose e basta? Quasi un pretesto per farsi un tour europeo con la famiglia, maga
23 Aprile 2012

LIBRI - NARRATIVA

Aspiranti nuove grandi firme e italiani troppo occupati a scrivere romanzi per leggere quelli degli altri, attenzione. Marco Rossari è uno di voi e dal suo praticantato letterario ha raccolto i racconti e le massime che vanno a comporre il suo primo libro. Il titolo, L'unico scrittore buono è quello morto, dice tutto, forse troppo.


di Giuseppe De Marco

“Io sono uno a leggere, loro sono milioni a scrivere”. Così Massimo Troisi sintetizzava il suo difficile rapporto con la lettura. E il senso era fin troppo chiaro: ma chi me lo fa fare? Già, chi ce lo fa fare? Probabilmente è la stessa cosa che si domandano gli italiani. Che, come si sa, leggono poco, pochissimo. In compenso però, anche questo è noto, scrivono tanto, tantissimo.    E cosa c’è di meno attraente per un popolo di aspiranti-scrittori/svogliati-lettori di un libro (da leggere!) sulle frustrazioni dello scrivere?
20 Aprile 2012

MUSICA JAZZ

La London Symphony Orchestra e la tromba di Fabrizio Bosso riuniti negli studi di Abbey Road rendono omaggio a uno dei più grandi compositori del cinema italiano, ormai patrimonio della nostra musica leggera (e non solo). In Enchantment i temi delle colonne sonore si inseguono e si fondono l'uno con l'altro


di Alessandra Chiappori

La serata dei grandi compositori italiani, piuttosto che la serata della semplice musica italiana. Così si potrebbe specificare meglio quello che è stato, qualche mese fa ormai, lo show della terza serata del Festival di Sanremo, che ha visto re-interpretare grandi pezzi italiani del passato con nomi importanti della scena musicale. Ma c’è un dettaglio, forse sfuggito a chi è stato rapito dal potere dell’apparenza. Tutti gli ospiti sono scesi in palco sulle note di celebri melodie, quelle colonne sonore immortali che hanno costruito l’identit&
18 Aprile 2012

FILM

L'esordio dietro la macchina da presa di Laura Morante ha un cast e una produzione tutte francesi: la sua protagonista, Amanda, ha un rapporto conflittuale con l'altro sesso, finché non incontra Antoine, maschio perfetto in quanto (finto) gay. Una commedia che, con la scusa degli "uomini manichino", prende in giro soprattutto le donne. Da venerdì nelle sale


di Sandra Petrignani

Che il film d’esordio di Laura Morante, Ciliegine, esprima un punto di vista tutto femminile, mettendo per una volta gli uomini all’angolo, non disturba per nulla una spettatrice come me piuttosto stanca, quando non esasperata, dagli stereotipi del personaggio-donna offerto dalla tv, da certo cinema e anche da un bel po’ di narrativa (non solo a firma maschile) contemporanei.  Si può persino dire che il pregio di questa commedia sentimentale sia anche il suo difetto: insomma gli uomini sono funzioni del racconto, niente di più, manichini utili all’evo
13 Aprile 2012

FILM

Nostalgia della nostalgia, quella vissuta del gruppo di protagonisti in Piccole bugie fra amici di Guillaume Canet. Un altro esempio della rinnovata commedia francese che ricorda da vicino la pellicola di Kasdan per tematiche, atmosfere e vocazione generazionale. Una generazione di spettatori, che sempre di più, sembra vivere di memorie


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Due domande oziose: ci sarebbe stato l’Orlando furioso senza i poemi epici cavallereschi? E un bugiardo compulsivo nel deserto può ancora definirsi tale, visto che non ha modo di mentire a nessuno? Le risposte (altrettanto oziose) evidenziano come una qualsivoglia opera viva anche in funzione del suo rapporto di continuità o discontinuità rispetto al passato e come un giudizio, per essere tale, debba sempre affrontare la categoria della relatività. In Piccole bugie fra amici il legame con il passato è riferito sfacciatamente a Il grande freddo di Kasdan
10 Aprile 2012