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OPERA

Domenica 19 ha debuttato al Teatro Comunale di Bologna, l'allestimento delle celeberrime "nozze" mozartiane diretto da Michele Mariotti e con la regia di Mario Martone. Il punto forte sta tutto nelle interpretazioni femminili, Carmela Remigio, Cinzia Forte e Marina Comparato. Dal palco una dedica anche a Giuseppe Bertolucci, direttore della cineteca appena scomparso


di Giovanni Desideri

Un allestimento corale, vivace, avvolgente, con voci straordinarie per i personaggi principali, accantoad altre meno ispirate. Così ci è parsa la prima delle Nozze di Figaro al Comunale di Bologna, domenica 17 giugno, ripresa dell’allestimento 2006 al Teatro San Carlo di Napoli, sempre per la regia di Mario Martone, ma con la direzione musicale di Michele Mariotti, molto bravo a dare energia e precisione al meccanismo della “folle giornata” mozartiana, qui rappresentata senza anacronismi di sorta.   La scena è fissa sul palco, con una lunga tavolata
19 Giugno 2012

FILM

Paesaggi e colori di una Turchia incantata scorrono placidi di fronte agli occhi dello spettatore di C'era una volta in Anatolia. L'antiepica nazionale raccontata dal regista Nuri Bilge Ceylan fa della lentezza un'arte e una filosofia: saremmo in zona capolavoro, se solo il film sapesse finire come si deve


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Un crepuscolo color melanzana trascolora nella notte, confondendo le tracce di una strada campestre, lisa come una fettuccia usata. Intorno, i neri, i verdi e i blu cupi dei fogli piatti di una carta da presepio ingobbiti a simular colline. Tre auto in fila, come un bruco luminoso, inquadrano a tratti con i fanali una fontana primitiva, la rappresentazione infantile di un albero, degli spiazzi arati. A bordo, un'umanità gerarchizzata secondo l'ingenua simulazione di un'organizzazione occidentale, tipica dei periferici poveri che si sentono lontani da tutto. Poliziotti goffi, un medic
18 Giugno 2012

TEATRO

La tragedia euripidea spostata in terra campana: La Madre che dà il titolo allo spettacolo è la donna del boss Francesco Schiavone, detto Sandokanne. Per vendicarsi di abusi e tradimenti rovinerà i suoi figli, facendo bere loro del vino. La prima, feroce regia firmata dal drammaturgo Mimmo Borrelli


di Anna Colafiglio

Già l'ingresso ha il sapore di un pellegrinaggio inverso, oscuro, capovolto nella sua valenza salvifica, in nome di un viaggio nei meandri del lato buio dell'uomo, pronto a svelarsi in un contesto rituale ribaltato e distruttivo. Si passa per il retropalco senza luci, si salgono le strette scale che portano al budello in cui si svolge l'azione: un luogo fortemente simbolico e, nel contempo, di un'immediata concretezza che ha il retrogusto doloroso di un pugno nello stomaco.   In quest'antro vive Maria Sibilla Ascione, una matta barbona che narra i suoi tormenti ai gatti, rievocand
14 Giugno 2012

TEATRO

La pulzella d'Orleans "messa a nudo" nel claustrofobico allestimento della compagnia Teatro del Carretto (per la riscrittura scenica ad opera di Maria Grazia Cipriani) non considera la Storia ma soltanto la scena. Un'intensa interpretazione di Elsa Boni, per uno spettacolo che ancora aspetta di crescere   


di Igor Vazzaz

Teatro come spazio mentale, ossessivo, incavo fantasmatico, aperto alle materializzazioni proiettive del personaggio, frugato, setacciato, messo a nudo nella sua grottesca dimensione di solipsismo senza salvezza. Questa la traccia lungo la quale si dipana la recente poetica del Teatro del Carretto: e non parliamo solo di Giovanna al rogo, ultimo parto della scrittura scenica di Maria Grazia Cipriani (con i consueti apporti di Graziano Gregori per la parte visiva e Hubert Westkemper per quella sonora), ma pure degli immediati precedenti, l’Amleto qui recensito tempo fa e il Pinocchio del
12 Giugno 2012

LIBRI - NARRATIVA

L'epidemia di tisi, l'amore, la morte e il pessimismo cosmico farebbero pensare a un epigono del Bufalino de La diceria dell'untore. E invece Gli Addii dell'autore sudamericano, pubblicati per la prima volta nel '54, è un lavoro ben diverso, un'opera di surrealismo tragico dove si rimane ammaliati anche senza capirci molto...


di Dario De Marco

Un sanatorio fuori dal mondo, un protagonista votato alla rassegnazione, ombre femminili che gli danzano attorno, medici infermieri e altre irreali comparse, l'amore e la morte, la tisi che non fa soffrire più di tanto ma che aspetta inesorabile in fondo al cammino. Che libro è? Ma certo, Diceria dell'untore, Gesualdo Bufalino. E invece no: si tratta di Juan Carlos Onetti, Gli addii.   Certo la suggestione è forte, ma al di là dell'ambientazione, dell'epoca in cui sono stati scritti (nel 1954 Gli addii, mentre la Diceria, anche se uscirà nell'81, era sta
07 Giugno 2012

LIBRI - SAGGISTICA

Non è sulla produzione di ricchezza, ma su quella di cambiali che si regge il sistema economico e sociale in piena epoca neoliberista. Parola di Maurizio Lazzarato, studioso italiano attivo in Francia, che a questo paradigma dedica il suo ultimo saggio La fabbrica dell'uomo indebitato. Vista la situazione, una lettura quasi obbligata


di Gateano Farina

In tempi come questi, diventa quasi fondamentale la lettura del nuovo saggio di DeriveApprodi intitolato La Fabbrica dell’Uomo Indebitato e teso a svelare i meccanismi di sottomissione e costrizione alla macchina neoliberista.   L’autore, il sociologo e filosofo Maurizio Lazzarato, è italiano ma vive da molti anni a Parigi e questo suo ultimo lavoro è stato scritto originariamente in francese nel 2011. Da quando si è stabilito in Francia, Lazzarato svolge, infatti, attività di ricerca sulle trasformazioni e le problematiche del lavoro e sulle
06 Giugno 2012

LIBRI - NARRATIVA

Quasi trent'anni dopo quella biografia "sovversiva" che fu Il pappagallo di Flaubert lo scrittore torna agli antichi splendori con ll senso di una fine: un altro romanzo che percorre l'esistenza, tappa per tappa, di un uomo "senza qualità", di nome Tony Webster


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Nel 1984 usciva Il pappagallo di Flaubert: un volumetto sorprendente, raffinatamente eccentrico (ma nitidamente sorvegliato e lineare, dalla prima all’ultima pagina) in cui uno studioso innamorato dello scrittore francese abbozzava una sorta di sovversiva biografia, in concorrenza, anzi, addirittura "contro" lo stesso autore del romanzo.   A distanza di molti anni, Julian Barnes riscopre la stato di grazia di quel suo folgorante libro, dopo prove meno convincenti. E lo fa seguendo un percorso esattamente opposto, ossia mettendo in scena un protagonista narrante che viceve
05 Giugno 2012

TEATRO

Un pezzo della Recherche a teatro? L'azzardo è vinto dalla compagnia Lombardi/Tiezzi, che con una formidabile Iaia Forte riescono a dare voce alla passione (e alla sua fine) di Swann


di Sergio Buttiglieri

Partendo dal presupposto che Proust è irrappresentabile e intraducibile in qualunque altro linguaggio (i tentativi fatti finora a teatro e al cinema sono tutti impietosamente naufragati nell’oblio della mediocrità), la regia di Federico Tiezzi di Un amore di Swann è un esemplare tentativo di smentire questo assunto. A Firenze è infatti appena andato in scena, in prima nazionale con gran successo, questo celeberrimo episodio proustiano che racconta l’impossibile amore di Swann per la cocotte Odette, incontrata nel salotto di Madame Verduri
31 Maggio 2012

LIBRI - NARRATIVA

Per Davidù la boxe è una passione ereditata, dal papà e prima ancora dal nonno. Il capoluogo siciliano raccontato dall'attore e narratore Davide Enia nel suo primo romanzo Così in terra, è un ring dove nel corso degli anni si impara la lotta per la sopravvivenza.


di Stefano Nicosia

Davidù ha nove anni quando sale sul ring per la prima volta: da quel momento non ne scenderà più, fino al combattimento per il titolo nazionale. La Palermo dove è nato e cresce il protagonista del primo romanzo di Davide Enia è, in realtà, essa stessa una palestra da boxe per i personaggi: c’è chi i pugni li dà, chi li prende soltanto, chi impara ad incassare e a tenere alta la guardia.   Toccherebbe sin da subito fugare i dubbi: è un libro su Palermo? Sulla boxe? Sulla crescita di un ragazzino del proletariato urbano? T
30 Maggio 2012

FILM

In Cosmopolis il genio visionario di David Cronenberg si misura uno dei romanzi più duri e "difficili" dello scrittore contemporaneo americano. Rinchiuso in una limousine, un giovane miliardario (Robert Pattinson) vede il mondo crollargli addosso e non trova di meglio da fare che parlare. E parlare, parlare, parlare ancora...


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Tanto per circostanziare, ci si reca a vedere questo film come ad un incontro con due amori, di quelli che durano e non si dimenticano: il regista David Cronenberg (La mosca, Crash...) e, ancor più amato, lo scrittore Don DeLillo (non tutta la produzione, ma almeno Underworld e - soprattutto - Rumore bianco, a sua volta chiosato magistralmente da David Foster Wallace in Tennis, TV, Trigonometria, Tornado).   Stabilite le coordinate ed esibite le credenziali, dimentichiamoci la trepidazione e concentriamoci sul film, che è l'incontro fra i due autori, con noi a fare da spett
28 Maggio 2012

FILM

Il piccolo Simon ruba ai ricchi, quelli che in alta valle ci vengono a sciare, per dare ai poveri, cioè a chi sta in basso, che poi sarebbero lui e Louise, sorella molto poco "maggiore". Sister di Ursula Meier, già vincitore di un Orso d'argento a Berlino, non è solo un film sulla "lotta di classe individuale", ma anche un accorato ritratto di famiglia


di Gianpaolo Fissore

Tra le Alpi, nella stagione invernale, una funivia collega due realtà agli antipodi: in alto, al punto di arrivo, una stazione scistica modernamente attrezzata; in basso, alla base, un anonimo fondovalle urbanizzato.   In alto, incorniciato tra le vette, c’è il paradiso dei vacanzieri della neve, opportunamente attrezzati, abbigliati e abbronzati. In valle la neve si fa fango, il fianco della montagna è squarciato dalle ruspe, le auto corrono e inquinano, la vita costa cara, ancor più se manca il lavoro, e le mura domestiche stanno dentro un palazzone chi
25 Maggio 2012

MUSICA POP

E' Lu Colombo, ex voce della nostra musica dance, a recuperare l'arte smarrita di importare canzonieri di autori a noi poco noti. Joaquin Sabina è una vera pop star del cantautorato spagnolo e Molto più di un buon motivo riprende alcuni dei suoi brani con la rilettura più o meno libera ma sempre abile di Sergio Sacchi


di Marco Buttafuoco

Avrei voluto, confesso la presunzione, dedicare parte di questa recensione all’arte nobile del tradurre. Ma il bel pezzo di Giuseppe Grattacaso, 'Diario di un traduttore', sul lavoro di Roberto Deidier, mi ha tolto un po’ di terreno sotto i piedi.   In effetti conviene limitare il raggio d’azione e constatare che la pratica del tradurre canzoni sembra un po’ in crisi in Italia. Per tutti gli anni ’60 e per gran parte dei 70 le cosiddette "cover" erano molto di moda fra i nostri autori. Anche grandi artisti vi si erano cimentati. De Andr&egrav
24 Maggio 2012

TEATRO

Il coreografo, ballerino e artista visivo che fu maestro di David Bowie, fa ritorno a Bari per presentare in anteprima il suo spettacolo costruito sulle musiche dell'Histoire du Soldat di Igor Stravinskij. Un progetto maturato lungo 40 anni, nel quale il nostro si concede il lusso di indossare i panni di Belzebù


di Anna Colafiglio

È stato la splendida e disperata Divine in Flowers, l'insana Salomè nello spettacolo che, della principessa giudaica, portava il nome; è stato Puck, il vorticoso folletto di Sogno di una notte di mezza estate; ha interpretato e "vissuto" una serie di personaggi, i più disparati, tutti con una dose di fascino estremo e decadente, velati di una sottile ironia che è propria del suo fare teatro: parliamo di Lindsay Kemp, celeberrimo coreografo britannico che scardinò gli assetti del teatro, della danza e persino della musica rock, quando, maestro
23 Maggio 2012

ARTE

In solidarietà alle zone terremotate (e inviandovi a mandare un'offerta con un sms al 45500) pubblichiamo questa recensione di una mostra appena chiusa in anticipo a Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Pochi pennelli possono dire di conoscere bene i paesaggi delle province spagnole quanto Joaquin Sorolla, impressionista fuori tempo massimo vissuto tra fine 800 e primi del 900


di Mirko Nottoli

Paesaggi. Paesaggi, paesaggi. Ritratti, giardini, patii, cortili, fiori, patii, ancora paesaggi. Joaquin  Sorolla fu un pittore spagnolo, impressionista in ritardo di un paio di decenni, celebrato in vita e semidimenticato dopo, almeno fuori dai confini natii.  Nato a Valencia nel 1863, frequenta dapprima l’Accademia di Belle Arti della sua città, poi si reca a Roma per continuare gli studi ma è a Parigi che, nel fervente clima della belle epoque, rimane folgorato da Monet e compagnia.   La luce, l’acqua, la natura, la pittura en plein air, pennellate
04 Giugno 2012

FILM

Jeffrey C.Chandor redige la cronaca delle ultime ore prima del tracollo mondiale: dai palazzi di Wall Street agli interni delle banche, i titoli infetti danno inizio a un'epidemia dalle ricadute globali. Margin Call tratta una materia difficile da raccontare e da capire con piglio narrativo e didattico assieme. Consigliato


di Marinella Doriguzzi Bozzo

"La attuale maxi perdita di 2 miliardi di dollari di JP Morgan per le scommesse perse sui derivati sarebbe in realtà maggiore di un altro miliardo di dollari...". Madrid, Atene, stessa data: "File di correntisti si affrettano a ritirare i loro risparmi dalle banche", nell'illusione del si salvi chi può, già vista durante la Repubblica di Weimar. Intanto sugli schermi televisivi e sui giornali di mezzo mondo infuriano le critiche e le ricette miracolose dei tanti che ritengono di sostituirsi a Obama, alla Merkel, a Monti e altri nomi a piacere, mentre tw
21 Maggio 2012