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TEATRO

Debutta alla Scala l'opera di Giuseppe Verdi nell'allestimento del maestro Daniele Abbado, che arricchisce il racconto dell'esodo con un suggestivo rimando alla Shoah e alla persecuzione degli ebrei. Soddisfacente le interpretazioni e il piacere corale di essere, ancora una volta, un tutt'uno con l'opera


di Sergio Buttiglieri

Cìò che rimarrà nella memoria del pubblico scaligero di questo Nabucco, opera giovanile del grande maestro di Busseto (debuttò alla Scala nel 1842) è prima di tutto l’inedita interpretazione in chiave astratta, ma con un riferimento esplicito alla Shoah. La scelta del regista Daniele Abbado (da alcuni ritenuta gratuita e fuori luogo, ma che a noi è piaciuta) contamina le scene e veste i cantanti in abiti novecenteschi (ideati da Alison Chitty): sullo sfondo intanto venivano proiettate "in grande" le vicende del palcoscenico. Complemen
13 Febbraio 2013

TEATRO

Le parole non serviranno più ad aggiustare quell'umanità diroccata e menomata che l'autore irlandese cantava in Finale di Partita, ora riportato in scena dalla regia di Giancarlo Cauteruccio. Per questo i suoi Hamm e Clov parlano un dialetto siculo 'ripulito'. In anteprima a Scandicci fino al 10 febbraio 


di Sergio Buttiglieri

"Non c’è niente di più comico dell’infelicità", dice, al centro della scena con le pareti ricoperte di stracci alla Burri, Hamm, il protagonista della commedia di Beckett. Un prezioso appuntamento con uno dei classici del teatro del Novecento, è quello che la Stagione del Teatro Studio di Scandicci ci ha da poco proposto in prima nazionale: Finale di Partita con la regia di Giancarlo Cauteruccio, che questa volta, rispetto al suo primo debutto del 1998 (U jocou sta’ finisciennu), ha impastato i dialoghi della celebre coppia con s
08 Febbraio 2013

TEATRO

Luca Ronconi firma il secondo capitolo di un'eptalogia tutta dedicata a Rafael Spregelburd, autore figlio dell'Argentina della crisi di inizio millennio. Tra scenografie "sghembe" e unioni che crollano, l'interpretazione degli attori è meritevole, anche se fin troppo imbrigliata in schemi registici risaputi


di Sergio Buttiglieri

L'ultima prova di Luca Ronconi, seconda tappa dell'Eptalogia sull’autore argentino Rafael Spregelburd, rappresenta per il regista un altro magnifico pretesto per "uccidere" la realtà nel modo che diverte sommamente noi, devoti delle sue maratone. Panico è uno spettacolo interpretato con grande trasporto da una serie di attori sopraffini, "trattenuti" nel delizioso manierismo ronconiano. Un testo che serve a decifrare il mondo e annientarne le illusioni. Ogni cosa, sembrano dirci all’unisono Ronconi e Spregelburd, ci illude nel momento stesso
21 Gennaio 2013

TEATRO

Tre uomini normali, risvegliati da un coma di diversi anni, smettono di essere pezzi di legno e tornano a "volare" grazie alla magia teatrale della compagnia Babilonia Teatri. Tra provocazione e surrealismo, la formazione veneta si conferma una delle realtà più interessanti del nostro teatro contemporaneo


di Sergio Buttiglieri

Il tema è spinoso: è lecito mettere in scena persone che hanno sofferto? E’ strumentale utilizzarli come attori? E’ legittimo riderne se, in certi momenti, le battute lo richiedono? E’ corretto emozionarsi se in altri momenti le riflessioni si fanno impietose? O proprio così si rischia di cadere nel pietismo?    Queste le riflessioni che mi tormentano quando osservo la Prima Nazionale al Teatro Storchi di Modena dello spiazzante lavoro dei Babilonia Teatri, una delle più interessanti e vitali formazioni del nuovo teatro italiano. La gio
19 Dicembre 2012

TEATRO

Il monologo scritto da Laura Sicigliano e portato sul palco da Laura Curino rievoca la tragedia di quel marzo americano di inizio secolo, quando 146 giovanissime operaie morirono in fabbrica facendo la classica "fine del topo". Dietro a quella che celebriamo come Festa della Donna c'è una tragedia di dimensioni storiche


di Sergio Buttiglieri

Al Teatro Duse di Genova, mentre assisti a Scintille, l'ultimo, intenso monologo di Laura Curino, che aveva debuttato questa estate al Festival di Borgio Verezzi, ti rendi conto di come l'affermarsi della tradizione dell'8 marzo, seguita al tragico episodio avvenuto in una fabbrica d'America ai primi del XX Secolo, sia stata piena d'ostacoli. Ci sono voluti più di cento anni per avere l’elenco ufficiale delle vittime, con nomi, cognomi e nazionalità.   Tutte la lavoratrici provenivano dai paesi del vecchio Continente, compresa l’Italia, alla ricerca di un'in
04 Dicembre 2012

TEATRO

Maria Paiato, la straordinaria interprete di Maria Zanella e altri monoghi, torna a stupirci con un testo di Annibale Ruccello. E' la storia di una dattilografa che, negli anni del boom, per raggiungere il benessere diventa convivente del proprio capo. E per mantenerlo arriva a un gesto estremo


di Sergio Buttiglieri

L’altra sera, assistendo al Teatro Cargo di Genova Voltri, periferica ma vitalissima realtà teatrale diretta da Laura Sicigliano, al devastante ultimo monologo di Maria Paiato, abbiamo ritrovato la stessa intensità che ci aveva fatto vibrare d’emozione assistendo alla Maria Zanella, uno dei suoi primi indimenticabili assoli, pregni dello stesso dolore che la protagonista Anna Cappelli, da un testo di Annibale Ruccello, impiegatina infagottata dentro al suo cappottino giallo in pieno boom economico post dopoguerra, ci trasmette con tutta la sua ansia di possedere la
27 Novembre 2012

TEATRO

Un pezzo della Recherche a teatro? L'azzardo è vinto dalla compagnia Lombardi/Tiezzi, che con una formidabile Iaia Forte riescono a dare voce alla passione (e alla sua fine) di Swann


di Sergio Buttiglieri

Partendo dal presupposto che Proust è irrappresentabile e intraducibile in qualunque altro linguaggio (i tentativi fatti finora a teatro e al cinema sono tutti impietosamente naufragati nell’oblio della mediocrità), la regia di Federico Tiezzi di Un amore di Swann è un esemplare tentativo di smentire questo assunto. A Firenze è infatti appena andato in scena, in prima nazionale con gran successo, questo celeberrimo episodio proustiano che racconta l’impossibile amore di Swann per la cocotte Odette, incontrata nel salotto di Madame Verduri
31 Maggio 2012

TEATRO

L'allestimento firmato da Danio Manfredini della grande opera (meta)teatrale di Shakespeare è minimale e interpretato da attori maschi e mascherati proprio come nell'epoca elisabettiana. Pochi marchingegni di scena ma abbastanza genio da convincerci che riportare in tour i classici può essere ancora utile 


di Sergio Buttiglieri

Ogni volta che ritorna in scena Amleto, ci percorre il dubbio che forse su questo testo si è già detto tutto, e spesso lo si è fatto male. Che forse sarebbe semplicemente meglio rileggersi il testo di Shakespeare invece di rischiare inquinarne la memoria con l’ennesima produzione malriuscita.   Ma sapendo quanto sia radicale nelle intenzioni il teatro di Danio Manfredini, (ricordo ancora come fosse ieri il suo straordinario e lacerante Cinema Cielo del 2003 o il suo fulminante, Tre studi per una Crocifissione del ‘92, appena transitato a La Spez
16 Maggio 2012

TEATRO

L'attrice torinese Laura Curino porta a teatro uno spettacolo ispirato alla tragedia delle vittime dell'eternit che di recente ha trovato sentenza in tribunale. A parlare, attraverso un pulviscolo di amianto, sono gli 'oggetti' dei luoghi di lavoro. Una dedica alle vittime tardive dell'"Italia in crescita"


di Sergio Buttiglieri

Malapolvere, l'ultimo lavoro di Laura Curino, ci racconta una delle tante assurde storie del nostro tempo. Quella dell'amianto che ha ricoperto innumerevoli tetti d'Italia, giusto il tempo che qualcuno si accorgesse dei pericoli che rappresentava per chi lo lavorava o per chi semplicemente lo aveva vicino.   É una storia simile a tante altre. In futuro potrebbero informarci che le radiazioni dei telefonini sono altrettanto pericolose, ma anche per quello sarà troppo tardi. Prioritario, sia per l'amianto, sia che per la telefonia mobile, é vendere il prodotto. La mod
16 Aprile 2012

TEATRO

Antonio Latella si confronta con Un tram che si chiama desiderio, il testo dolorosamente autobiografico di Tennesse Williams che forniva il copione al film con Marlon Brando. Qui invece ci sono Laura Marinoni e Vinicio Marchioni ad animare un dramma sulla solitudine e la voglia di evadere dalla realtà


di Sergio Buttiglieri

Se c'è un regista che odia il realismo quello é Antonio Latella. Lo conosciamo bene, da anni ci stupisce con le sue viscerali riletture di Pasolini, Shakespeare, Genet, Testori, ma anche Marlowe, Giordano Bruno, Beckett, Melwille, Aristofane e Cervantes. Al centro di questo testo dolorosamente autobiografico firmato Tennessee Williams, di cui tutti ricorderanno la versione cinematografica di Elia Kazan, con un giovanissimo Marlon Brando (che il regista cita direttamente facendone indossare l'icona al marito di Stella) c'é la solitudine che pervade tutti i personaggi
28 Febbraio 2012

TEATRO

Un'altra prima teatrale, quella del Teatro Due di Parma che fino al 5 febbraio ospita Non si uccidono così anche i cavalli? Il testo di Horace McCoy portato nelle sale da Sidney Pollack diviene ora uno spettacolo dove la regia di Gigi Dall'Aglio incontra le coreografie e la scrittura fisica di Michela Lucenti, in un'America del '29 ancora molto attuale


di Sergio Buttiglieri

La storia è nota, durante la grande depressione USA del secolo scorso uno dei modi più cinici di sfruttare chi era senza ulteriori speranze per sopravvivere lo si era trovato: farli ballare per giorni e giorni, fino allo sfinimento, facendo divertire il pubblico, venuto a vedere chi “scoppiava” prima, e alle coppie disperate la pia illusione di farsi qualche dollaro alla fine della maratona.    Sidney Pollack alla fine degli anni ‘60 ne ricavò un bel film e Gigi Dall’Aglio, figura storica del collettivo di Parma, e colonna p
01 Febbraio 2012

TEATRO

In questo allestimento de La Modestia il regista porta il teatro di Rafael Spregelburd ai massimi termini di indefinitezza. Non c'è capo e non c'è coda nei dialoghi e nelle dinamiche che legano questi quattro (doppi) personaggi, in continuo movimento da un ruolo all'altro, ma mai del tutto "risolti"


di Sergio Buttiglieri

Ripensando al calmo vortice frammentato dei dialoghi di queste quattro coppie uscite dalla mente di Rafael Spregelburd, giovane argentino classe 1970 che continua a sorprenderci, La Modestia diventa una splendida metafora delle nostre esistenze di “frontiera”, intese come luoghi dove le persone negoziano con l’altro da sé.   La Modestia, terzo tassello dell’iperbolico progetto Eptalogia ispirato dal famoso quadro "interattivo" di Hieronymus Bosch I sette peccati capitali è la controparte della Superbia. Tutto è possibil
31 Gennaio 2012

TEATRO

La commedia dedicata da Virginia Woolf al grande folle della letteratura arriva nelle scene italiane, per la regia di Emanuela Giordano. Un tentativo di conferire sfumature quasi goldoniane al testo della scrittrice che, nonostante l'ottima prova d'attrice di Isabella Ragonese, non riesce a scaldare la platea


di Sergio Buttiglieri

Sarà che il ricordo del raffinato film Orlando di Sally Potter con una straordinaria Tilda Swinton a distanza di tanti anni è ancora vivido, sarà che le atmosfere goldoniane sul testo della Woolf non ce le vedo, ma questa Commedia di Orlando di Emanuela Giordano, con la seppur brava Isabella Ragonese non ha convinto me come, mi pare, nemmeno il resto della platea a giudicare dagli applausi tiepidi al termine della Prima Nazionale al Teatro del Giglio di Lucca.   I temi partoriti dalla mente di Virginia Woolf, supportati da una cifra stilistica colma di
13 Gennaio 2012

TEATRO

Tra gli eventi teatrali dell'anno che sta finendo c'è l'allestimento de La Cantatrice Calva, che ha inaugurato la stagione del Teatro Metastasio di Prato per la regia di Massimo Castri. In un coinvolgente crescendo, quella che sembra una farsa satirica sulla antica borghesia diventa una critica alla lingua che parliamo ogni giorno, sempre più priva di senso     


di Sergio Buttiglieri

Castri ha preso a pretesto il famoso testo di Ionesco, che tanto fece scalpore quando usci a Parigi nel 1950, (sette anni dopo la sua stesura) per raccontarci quanto il nostro linguaggio del 2011 sia svuotato di senso. Le due coppie, con i nomi e i cognomi uguali, che nel copione originale interagivano attraverso il linguaggio stereotipato dei corsi di inglese per stranieri, appaiono così ancora maledettamente attuali.   Anche per questo forse il teatro Metastasio di Prato, diretto da Paolo Magelli, ha intelligentemente inaugurato la sua stagione con il  capostipite del cosid
27 Dicembre 2011

TEATRO

Dopo American Beauty, Sam Mendes dirige di nuovo Kevin Spacey ma fuori dai set di Hollywood. Il palcoscenico del Napoli Teatro Festival ha ospitato il loro allestimento della tragedia shakespeariana: la discesa agli inferi di un sovrano sempre più crudele e più solo, in sintonia con le ultime cronache d'attualità 


di Sergio Buttiglieri

Gran finale quello del Napoli Teatro Festival di quest’anno, con uno strepitoso Kevin Spacey, protagonista di uno dei più memorabili Richard III che siano stati mai messi in scena da molti anni a questa parte.  A dirigerlo c’era Sam Mendes, il regista che con cui lui aveva vinto nel 2000 cinque premi Oscar per American Beauty.   Oltre ad essere universalmente conosciuto come divo cinematografico dal talento viscerale, Spacey ha, come pochi sanno, una solida formazione teatrale: da alcuni anni è, non a caso, il direttore artistico del The Old Vic, una delle
16 Novembre 2011