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LIBRI

Un poderoso saggio di Francesco Bruni dimostra che la nostra comunità nazionale esisteva ben prima del 1861. Dal mare nostrum a Dante, passando per tavole imbandite e alta moda, un viaggio alla scoperta di quella identità che qualcuno vorrebbe perduta


di Nicola Arrigoni

"Fatta l’Italia bisogna fare gli Italiani": la celebre frase di Massimo D’Azeglio - è ormai accertato - è un falso storico. D’Azeglio non disse né scrisse mai quelle parole, che gli furono attribuite parecchi anni dopo la morte, nel 1896. Nel poderoso saggio Italia. Vita e avventure di un’idea, Francesco Bruni va oltre e si prefigge il compito di dimostrare – dati alla mano – che gli italiani, o meglio un senso di appartenenza all'Italia, esistevano già ben prima del fatidico 1861. Così, in occasion
31 Gennaio 2011

TEATRO

Paolo Rossi rivisita il capolavoro buffo del suo maestro Dario Fo in chiave pop: triestino al posto del lombardo, inglesismi invece del francese, per un teatro popolare sempre attuale


di Nicola Arrigoni

L’umile versione pop di Mistero Buffo di Dario Fo è tutta in un una battuta: "Vedere l’effetto che fa...". L’effetto che fa il teatro, una comunità di uomini vivi che incontrano altri uomini vivi, senza bisogno del 3D. L’effetto che farebbe se Gesù Cristo tornasse oggi. Cosa potrebbe fare? Forse il clandestino, senza dubbio non gli piacerebbe quel Papa un po’ troppo rigido su cui Paolo Rossi imposta l’inizio del suo personalissimo e popolare Mistero Buffo, "rubato" a Dario Fo, perché "rubare in teatro &egr
28 Gennaio 2011

FILM

Malgrado le polemiche e un sottotitolo infelice - Gli angeli del male - la regia di Michele Placido e l'interpretazione di Kim Rossi Stuart dipingono un ritratto efficace del bel René. Senza fare sconti nè moralismi il film restituisce al criminale la dignità che è mancata a molti suoi successori


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Nel novembre del 2009 il nostro premier dichiarava: ”Se trovo chi ha fatto le nove serie de La piovra e chi scrive libri sulla mafia che ci fanno fare una bella figura all’estero, lo strozzo” Meno internazionale e più prettamente padana, ma in fondo per gli stessi motivi, la Lega Nord ha chiesto fin dalla presentazione di questo film all'ultima mostra di Venezia di boicottarne la visione, intensificando il messaggio alla sua uscita nelle sale cinematografiche.    “Non sono una vittima della società” proclama a un certo punto della pell
28 Febbraio 2011

MUSICA JAZZ

In The we way talk il fisarmonicista Simone Zanchini e il chitarrista Ratko Zjaca guidano un complesso jazz cosmopolita, combattuto fra tradizione e sperimentazione. Tutti musicisti di grande qualità, ma in quanto a fantasia e inventiva, il nostro connazionale parla un'altra lingua


di Marco Buttafuoco

Better alone, recitava il titolo di un disco che il fisarmonicista Simone Zanchini fece uscire nel 2009. Un cd in solitaria con lo stralunato supporto di effetti elettronici e di una segreteria telefonica. Non era un atteggiamento narcisistico, il suo, ma la consapevolezza che certi sentieri accidentati della sperimentazione è bene percorrerli in solitudine. In questo The way we talk, l’esploratore di nuovi suoni, lo spericolato pioniere dell’incontro fra fisa e musica contemporanea, torna su sentieri più conosciuti: quelli del mainstream jazzistico, del be bop i
27 Gennaio 2011

FILM

Due gemelli alla ricerca di un padre sconosciuto si trovano a Daresh, la stessa città frequentata dalla madre in gioventù. Sullo sfondo, il Medio Oriente in guerra. Un dramma che Dennis Villeneuve tratta come fosse una formula scientifica, mettendo insieme Edipo e Pitagora. Il risultato però è uno scontato Come Volevasi Dimostrare
 


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Una finestra aperta su un paesaggio frusciante di pietre e di ulivi. E un bambino tosato a forza dai nemici che guarda in macchina. Stacco. Un ufficetto notarile in Canada, dove due gemelli orbati ricevono le ultime volontà della madre. E, insieme al testamento, due buste da consegnare a un padre sconosciuto e a un fratello insospettato. Stacco. La madre da giovane che parte a sua volta alla ricerca del figlio che è stata costretta ad abbandonare. Stacco. Citazioni matematiche da Archimede e da Eulero, con il problema dei ponti di Konisberg. Stacco.   Ce n’è abb
25 Gennaio 2011

LIBRI - NARRATIVA

Florina Ilis, la più nota autrice rumena, finalmente arriva anche in Italia. La Crociata dei bambini racconta la storia di una scolaresca in gita che dirotta il proprio treno verso Bucarest. E lo fa con uno stile a cascata, senza maiuscole e con pochissima punteggiatura: ottocento pagine che viaggiano al ritmo di una locomotiva
 


di Alessandra Minervini

Florina Ilis è una scrittrice rumena, la più nota. Non solo in patria. Di recente la rivista francese Courrier international ha eletto La crociata dei bambini, terzo romanzo della Ilis e unico suo tradotto in italiano, miglior libro straniero del 2010. Ma la notizia è un'altra. La Ilis ha scritto ottocento pagine di romanzo dove, come se non bastasse, i protagonisti sono tutti minorenni. Bambini dai nove ai tredici anni. Che, per giunta, si comportano proprio come tali: sono innocenti, ribelli, odiano gli adulti, sono idealisti e venderebbero i genitori per giocare un'ora
25 Gennaio 2011

TEATRO

Tra i tanti Molière portati in scena durante la stagione, quello diretto da Marco Bernardi è forse il più brillante. Merito anche della prova d'attore di Paolo Bonacelli che indossando i panni di Argante ci restituisce una riflessione sui travestimenti del potere in tutta la sua lucida attualità


di Sergio Buttiglieri

Tanto Molière quest’anno sui nostri palcoscenici. Quello che abbiamo visto a Genova al Teatro della Corte è uno dei più spassosi e riusciti. Paolo Bonacelli, attore molieriano per antonomasia, ci ha restituito un Argante superbo, deliziosamente infantile: malato immaginario sprofondato oltre nella sua poltrona e nelle sue antiche ossessioni legate alla salute - tanto simili alle nostre moderne depressioni, infarcite di inutili psicofarmaci.   La platea quella sera era gremita di studenti e già ci si aspettavano le solite caciare di adolescenti annoiati ca
25 Gennaio 2011

FILM

Il politico corrotto e puttaniere che Antonio Albanese creò per la tv debutta al cinema con la regia di Giulio Manfredonia. Come la miglior commedia all'italiana, Qualunquemente mette il nostro malcostume politico e sociale di fronte ad uno specchio deformante (ma non troppo)
 


di Andrea B. Previtera

Ve li ricordate i film del Ragionier Ugo Fantozzi? Che cos'erano, infine, quei film? Un esorcismo. Una rappresentazione burlona ed esasperata del peggio di uno stato sociale. Come certe maschere grottesche di demone, o spirito maligno: inscenare, deridere, per diminuire lo spavento. Eravamo sul finire degli anni settanta, e c'erano da esorcizzare gli spettri delle caste da ufficio, del superlavoro, e di una certa pochezza piccolo borghese.   A quasi quarant'anni di distanza, quegli spettri sembrano miti apparizioni degne di Lourdes, e nelle tenebre di un panorama sociale, culturale e poli
24 Gennaio 2011

ARTE E POESIA

Doveva essere un progetto in comune tra la poetessa e l'artista Mimmo Rotella, un omaggio alla bellezza della diva americana. E' diventato la mostra Milano. Ultimo atto d'amore: un percorso parallelo fra le vite tormentate della Merini e della Monroe, fra la potenza dell'icona, della parola e del suono


di Anna Colafiglio

“Rido per te che mi canti / e canto per te che ridi”, scriveva Alda Merini accanto allo splendido volto di Marilyn Monroe profanato (o sacralizzato?) dall’intervento di Mimmo Rotella. Ci fissa dall’alto di una vecchia fotografia di lei bambina e diciottenne, la sua bellezza pura di allora che muta pian piano nel volto della poetessa che tutti conosciamo; una videoproiezione di due minuti che condensa una vita intera.   Entriamo negli spazi di questa mostra con il preconcetto della discordanza, domandandoci perchemmai abbiano deciso di accostare l’arte di Alda
20 Gennaio 2011

RECENSIAMO TUTTO - INIZIATIVA

Nate in un'epoca di benessere, ritornano a farsi vive oggi. Nelle Banche del Tempo si barattano disponibilità e capacità personali: ogni cittadino può offrire le sue ore libere alla comunità e avere quelle degli altri in cambio. Ma in momenti di crisi, non sempre la solidarietà conviene


di Alessandra Testa

Guarda guarda cosa riesuma la crisi economica: le banche del tempo. Nate alla fine degli anni Ottanta in Emilia Romagna per recuperare il buon vecchio baratto, le banche del tempo cercano ora di colmare quelle falle che non sono riuscite a superare in tempo di cosiddetto benessere.    Per definizione, le banche del tempo sono patti sociali in cui ogni aderente mette a disposizione degli altri il proprio “tempo/sapere” creando una rete attiva di solidarietà basata sullo scambio alla pari di prestazioni in grado di dare risposta alle piccole esigenze quotidiane e a q
19 Gennaio 2011

LIBRI - NARRATIVA

Nella Milano dei tardi 70, che dal terrorismo sta passando alla bella vita, Bravo fa il protettore per una clientela di lusso. Appunti di un venditore di donne è la sesta fatica letteraria dell'ex-comico: meno thriller e più noir, ma sempre troppo prolisso e costruito


di Gianpaolo Mazza

Dopo il successo del romanzo d’esordio Io uccido Faletti deve essersi convinto di essere un autore unico e originale; per questo ha cercato di curare la sua immagine, scegliendo con cura le comparsate televisive e mediatiche, per assicurare tutti che lui ora è uno “scrittore vero” e che le altre cose che fa le fa tanto per occupare il tempo. Anche a volergli riconoscere una discreta confidenza con la penna, però, il suo ultimo romanzo è una delusione.   Già Io uccido si leggeva con difficoltà per la reiterazione del meccanismo e per un
19 Gennaio 2011

FILM

In una clinica-castello isolato dal resto del mondo, il Dr. Kruger aiuta i suoi pazienti a morire. Incoronato al Festival di Roma e accolto dalla critica come geniale e dissacrante, il film del francese Olias Barco torna sull'ormai abusato tema del fine-vita, tentando di infrangere tabù che forse nemmeno esistono


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Uno splendido castello fra la neve e in primo piano alberi scheletrici a frastagliarne le geometrie severe. Come in quello cartoline “artistiche” che sempre più raramente si ricevono. Sul retro non ci sono i soliti saluti, ma degli estremi saluti. Perché di nuovo di morte si parla, dopo i recentissimi film di Woody Allen (Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni) e di Clint Estwood (Hereafter). Ma questa volta lo si fa con un budget bassissimo, un bianco e nero ossessivo, e, soprattutto, con una scommessa frigida, costruita a tavolino. Scommess
18 Gennaio 2011

ARTE

Il nuovo museo a cielo aperto di Pordenone rende omaggio al pittore che fu compagno di strada (e in un certo senso maestro) di Guttuso e Capogrossi. Dagli anni passati a Roma al soggiorno forzato con i surrealisti americani, un percorso lungo mezzo secolo articolato su quattro piani


di Chiara Di Stefano

Capita raramente nel piovoso Friuli di trovare una giornata di sole in pieno inverno, ma il giorno della mia visita al PArCO (Pordenone Arte Contemporanea) c'erano dodici gradi e un sole accogliente. La giornata ideale per visitare un museo integrato nel parco pubblico della città, messo a nuovo e cosparso di rose per un progetto (MIRA) a metà tra l’arte pubblica e l’architettura di paesaggio che vedrà il suo fulgore in maggio.    Un po' museo austriaco, un po' parco inglese, questa struttura sembra avere le premesse giuste per diventare un
18 Gennaio 2011

TEATRO

L'attore e regista Valter Malosti ha debuttato a Torino con La signorina Julie di Strindberg, uno dei i testi più violenti nella storia del teatro moderno. Partito come guerra tra i sessi, il rapporto tra il servo e la padrona Valeria Solarino diventa qualcosa di più grande e terribile


di Giulia Stok

Ci vuole coraggio a portare in scena Strindberg. Anche oggi, a più di cento anni dal primo allestimento, La signorina Julie continua a gridare in tutta la sua estenuante violenza. Del resto persino Lindberg, l’attore e regista che all’epoca stava facendo il successo di Ibsen – non proprio noto per le atmosfere amene – rifletteva perplesso sul testo appena ricevuto, indicandolo come uno di quei casi in cui “il dramma diventa una medicina ripugnante”.   Qui sono Valter Malosti e Valeria Solarino, tornata al teatro dopo fruttuosi anni di cinema, a r
17 Gennaio 2011

FILM

Nato dalla penna di Mordecai Richler, il personaggio simbolo del politicamente scorretto è da venerdì in sala per la regia di Richard J. Lewis. Nei panni del testardo ebreo canadese, affiancato da un eccessivo Dustin Hoffman, c'è un Paul Giamatti già in odore di Oscar


di Andrea B. Previtera

Che cos'è La Vita, quella con la vu maiuscola? Come se ne potrebbe dare un'idea, come se ne potrebbero trasferire le vette e gli abissi, la meraviglia ineffabile del grottesco che scivola tra le crepe del solenne, la fitta sottile della casualità e dell'ingiustizia, il miraggio misterioso degli amori? Barney Panofsky forse vorrebbe solo portare alla luce la sua versione, la sua versione di certi fatti, vecchi quanto un passato doppiamente offuscato, tra ricordi poco chiari e incerti sentori di omicidio. Ma nel percorso, ondivago e colorito, finisce invece con il consegnarci un es
13 Gennaio 2011